Ha nascosto 21 involucri di sostanza stupefacente in bocca per ben 10 ore per sottrarsi al controllo della Polizia di Stato, ma è stato incastrato dal tampone per il Covid che lo ha costretto ad espellerla.
Uno straniero di 26 anni, cittadino nigeriano, residente in provincia di Firenze, è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti nella Valdelsa, hanno sottoposto al controllo lo straniero nei pressi della stazione ferroviaria di Poggibonsi. L’uomo, alla loro vista, ha deglutito vistosamente, atteggiamento che ha insospettito i poliziotti.
Per procedere alla sua esatta identificazione ed approfondire il controllo, l’hanno quindi accompagnato al Commissariato dove è stato sottoposto a perquisizione, con esito negativo.
Durante la permanenza in ufficio, il telefono del nigeriano ha iniziato a squillare più volte, finché uno dei poliziotti, fingendosi lui, è riuscito a concordare un appuntamento là vicino con i suoi potenziali acquirenti.
Gli agenti, come concordato, hanno incontrato ed identificato due giovani che erano in attesa di essere riforniti dallo spacciatore, raccogliendo elementi utili sullo scambio, al fine d’incastrare lo straniero.
Successivamente è stata sottoposta a perquisizione anche l’abitazione dell’uomo, in provincia di Firenze, dove è stato trovato del materiale idoneo al confezionamento delle dosi, ma della droga nessuna traccia.
A quel punto, non convinti della sua estraneità ai fatti, gli agenti l’hanno condotto all’ospedale di Siena, dove è stato sottoposto ad esami radiografici, per verificare la presenza di eventuali involucri di droga inghiotti ore prima., con esito ancora una volta negativo.
I poliziotti, poi, considerando che il giovane manifestava sintomi febbrili, gli hanno chiesto di sottoporsi ad un tampone per accertare la sua eventuale positività al Covid, ma lo straniero, che fino a quel punto si era mostrato molto collaborativo, ha rifiutato di farsi fare il prelievo salivare. Dopo una complessa opera di persuasione da parte degli agenti che l’hanno convinto della necessità di effettuare il tampone per la sua salute, l’uomo ha ceduto, costretto ad espellere spontaneamente gli involucri, 8 dei quali contenenti eroina e 13 cocaina, per circa 17 grammi totali.
Oltre alla sostanza stupefacente e al materiale per il confezionamento rinvenuto in casa, sono stati sequestrati due suoi telefoni cellulari e 90 euro in contanti.
Dopo l’arresto, lo straniero è stato condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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