“L’associazione jazzistica Senese attende con fiducia l’esito del giudizio di merito, con udienza fissata per il prossimo 3 maggio, sulla delibera che ha approvato il nuovo Statuto di Siena Jazz voluto dalla amministrazione De Mossi. Ad oggi il Tribunale ha ritenuto esclusivamente che non vi fossero ragioni di urgenza per anticipare una decisione sulla legittimità di tale delibera e quindi sulla adozione di un tale statuto, ma non ha escluso in nessun modo il fondamento delle ragioni di sostanza che ci hanno costretti a tale iniziativa”.
Così in una nota il presidente dell’associazione jazzistica senese Franco Caroni. “Speriamo sinceramente che la sentenza di merito possa arrivare prima che i competenti uffici ministeriali abbiano al vaglio le modifiche statutarie che ci hanno determinato a non partecipare all’assemblea dei soci e che, tutt’oggi, ci preoccupano, anche per le conseguenze che un giudizio negativo del ministero potrebbe avere sulla abilitazione di Siena Jazz a rilasciare diplomi di primo e secondo livello dell’Afam, cioè dell’Alta formazione artistica e musicale- continua-. La nostra associazione continua a lavorare per il bene ed il futuro di Siena Jazz, come sempre fatto. Ribadisce tuttavia il proprio giudizio negativo sul nuovo statuto, che l’amministrazione De Mossi ha incomprensibilmente voluto nonostante avesse già il pieno controllo di Siena Jazz, con una maggioranza assoluta dei membri del Consiglio di Amministrazione e la relativa scelta della Presidenza, sin dalle nomine effettuate dal sindaco, oramai uscente, nel 2019”.
“Confermiamo ancora una volta che l’accoglimento, in cui confidiamo, della nostra domanda, non avrebbe ripercussioni negative sull’attività di Siena Jazz (altrimenti mai avremmo intrapreso tale giudizio), ma eliminerebbe solo uno statuto che, a nostro parere, presenta gravi criticità già più volte evidenziate dai legali da noi interpellati ed anche, pubblicamente, da soggetti esterni alla nostra associazione”, continua.