Dodici anni di reclusione per un operaio di 36 anni accusato di tentato femminicidio nei confronti della sua ex. La condanna è arrivata nel pomeriggio nei confronti di un operaio albanese residente in Valdichiana accusato di aver ferito il 20 marzo dello scorso anno con un cacciavite la donna dalla quale si era separato e aveva avuto un bambino che all’epoca dei fatti aveva 4 anni. L’aggressione era arrivata intorno alle 21 quando la donna era andata a recuperare il figlio nella casa paterna. L’uomo nel primo pomeriggio aveva insistito per stare con il bambino he il tribunale aveva affidata alla madre. Una serie di fortunata coincidenze aveva evitato il peggio quando l’uomo aveva aggredito la sua exL’uomo di origini albanesi quella sera aveva affrontato la donna e impugnando un cacciavite l’aveva ferita dopo averla rincorsa per un breve tratto. I fendenti avevano provocato lesioni importanti ad un braccio e allo sterno. L’operaio era stato bloccato da alcuni abitanti del paese mentre altri chiamavano i carabinieri. Oggi c’è stato i processo. Il pubblico ministero Nicola Marini aveva chiesto una condanna di 21 anni. L’imputato tramite i suoi legali aveva optato per il rito abbreviato e così alla fine la pena si è “ cristallizzata” in 12 anni.
Cecilia Marzotti