“Siena non può che soffocare se non si ripubblicizza Mps”. Mauro Aurigi, candidato di Italexit per il seggio della Camera Toscana 12 alle elezioni suppletive del prossimo ottobre, presenta così la sua campagna elettorale.
Aurigi, scrittore, ex-consigliere comunale a Siena per il Movimento 5 Stelle, è il quarto a correre per il posto in Parlamento insieme ad Enrico Letta, candidato del Pd, Tommaso Marrocchesi Marzi, centrodestra, ed Elena Golini, Potere al Popolo. “In lui ritroviamo non solo un grande attaccamento alla Banca che considera patrimonio di Siena e dei senesi ma anche valori di un uomo attaccato alla Costituzione italiana e alla sovranità del popolo”, Andrea Piazzesi, coordinatore di Italexit Siena, lo ha presentato così. “Non ho ambizioni di carattere politico”, così ha esordito il candidato di Italexit.
La sua prima tappa di campagna elettorale si è chiusa con un allarme: “La stragrande maggioranza delle ricchezze di Siena viene dal medioevo: l’ospedale, la Banca, l’Università ed il turismo. Questo ci dà ancora da mangiare. Bisogna mettersi in testa che, il destino del Monte, toccherà anche alle nostre altre realtà. Siena avrà i suoi ultimi respiri come città autonoma, poi sarà un baraccone per camerieri”. Aurigi prosegue: “Siena non ha prospettive di sviluppo, ma può solo retrocedere. Questa città, creata dal governo dei Nove, è stata disastrata nei 68 anni della Repubblica”.
Durante la conferenza di presentazione Aurigi ha ammesso di avere iniziato a seguire Gianluigi Paragone, fondatore di Italexit “per il sostegno che ha dato al Comitato di difesa di Mps sulla ripubblicizzazione della Banca, per far si che torni ad essere una banca pubblica e che sia restituita alla comunità senese- spiega-. Chiunque parli del Monte si chiede come ha fatto a diventare così enorme perchè non esiste al mondo che una città di 40mila abitanti abbiamo una Banca di dimensioni così mostruose. Siamo arrivati a questi livelli perché l’Istituto era pubblico, di proprietà di un territorio ed avulso dal resto del sistema bancario”. Ancora su Mps: “La politica l’ha collassato, la politica deve rimetterlo sui giusti binari”.
Sul tema è intervenuto anche Andrea Piazzesi: “Siamo ben consapevoli che il destino di Monte dei Paschi è segnato verso lo smantellamento. Sappiamo dell’obbligo imposto dalla Bce per arrivare alla privatizzazione, ma faremo sentire lo stesso la nostra voce”. Bordate anche ad Andrea Orcel, ad del gruppo Unicredit, “è stato l’anima nera dietro ad Antonveneta -attacca Aurigi-. Ora sta cercando di prendere il poco che rimane del Monte. Si è ripresentato tranquillo e beato e nessuno gli ha detto: “ma te sei il primo che ha iniziato a distruggere la Banca”” e a Padoan: “a Siena non si è mai visto, si è presentato solo per le briciole di Mps”
“Avere scoperto che Gianluigi Paragone, fondatore di Italexit, ha messo come principio la realizzazione integrale della Costituzione è il motivo fondamentale per cui ho aderito”. La prima critica arriva all’Unione Europea: “Da un lato c’è la Costituzione che si occupa della dignità delle persone, dall’altro ci sono i regolamenti comunitari che si occupano della dignità di una Spa. La Costituzione non deve essere contraddetta dai trattati della Ue”, aggiunge. Argomento vaccini: “Ho deciso di farmelo dopo una lunga discussione con me stesso, chi decide di non farselo deve avere le mie stesse libertà”.
Gennaro Groppa
Marco Crimi
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