Adesso c’è l’ufficialità: è quello di Enrico Letta il nome scelto dal Partito democratico provinciale come candidato alle elezioni suppletive di autunno per il collegio uninominale Toscana 12. , che comprende Siena, della Camera lasciato vacante dall’ormai ex-parlamentare Piercarlo Padoan.
Lo ha deciso la direzione provinciale del Pd che si è riunita ieri sera, giovedì 10 giugno, alle 21. La proposta di candidatura di Enrico Letta è stata votata all’unanimità dal partito senese e la decisione è arrivata poco dopo la mezzanotte. Cinque i motivi per cui è stato chiesto a Letta di candidarsi che sono stati elencati in una nota dai dirigenti locali: “Abbiamo apprezzato le prime iniziative di Letta da segretario, il coinvolgimento della base, le parole chiare su tematiche identitarie, le proposte avanzate e la modalità di guida del Partito”, si legge ed ancora “abbiamo inoltre apprezzato quanto ha dichiarato lo stesso Letta sullo specifico tema del collegio, sostenendo che la decisione rispetto alla candidatura deve avvenire dal territorio”; la candidatura del segretario nazionale può “avere la forza di rappresentare a livello regionale, nazionale ed europeo le innumerevoli istanze e priorità che ha questo territorio”; avere Letta come candidato alle prossime elezioni è “un elemento mobilitante e unificante”; A livello nazionale “riteniamo che, per rendere incisiva l’azione politica del Partito Democratico, il proprio segretario debba essere presente attivamente in Parlamento”.
I dirigenti del Pd poi si rivolgono direttamente a Letta: “in caso di risposta favorevole, ci impegniamo a sostenere la sua candidatura con il massimo impegno e la massima lealtà, mobilitando tutte le forze disponibili instaurando un rapporto collaborativo con la federazione provinciale di Arezzo e con tutti i livelli del Partito Democratico della Toscana, lavorando per la costruzione, sul nome di Enrico Letta, di una coalizione la più ampia e rappresentativa possibile del centrosinistra”, prosegue il testo.
Per il segretario dem erano arrivati fin da subito gli endorsement del Pd toscano e locale. Simona Bonafè, segretario del Pd regionale, aveva parlato di Letta come “candidato perfetto delle suppletive” mentre il segretario del Pd provinciale Andrea Valenti aveva detto chiaramente: “Letta non è un candidato del territorio come avevamo richiesto? Io penso che avere il segretario nazionale del Pd come candidato rappresenti un’opportunità enorme”.
Il Pd ha chiuso la partita interna sul nome. Adesso resta da capire quali saranno le intenzioni del segretario nazionale e deve essere ancora giocata la partita con gli alleati di centro-sinistra perché sia Italia Viva che Europa Verde hanno manifestato i propri dubbi. “Ci stiamo confrontando con gli organi nazionali, sicuramente saremo presenti a questa competizione per rappresentare Siena con un senese. Il territorio, a mio avviso, deve essere rappresentato da qualcuno che proviene da qui, abbiamo grandi personalità in grado di poterla rappresentarci”, era stato lapidario Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in consiglio regionale. “Speriamo di poter dialogare con il Pd ma non auspichiamo che il nome del candidato sia quello di Enrico Letta. Siena si merita una persona senese, radicata nel territorio e che porti in primis le richieste della nostra città e della nostra provincia a Roma”, così Ginevra La Russa, coordinatrice provinciale di Europa Verde Siena.
Nel centro-destra, il candidato Tommaso Marrocchesi Marzi aveva lanciato un messaggio a Letta nel giorno della sua candidatura ufficiale: ““Sarebbe divertente un derby Pisa – Siena, ma non vedo il Pd in grado di gestire il processo per trovare il candidato in questo seggio”.
MC