“Lavoro per la costruzione di un campo largo – democratico, riformista e progressista – alternativo alle destre populiste e antieuropee”. Enrico Letta, segretario del Pd, prova a saldare il campo frammentato del centrosinistra.
Lo fa con un lungo post pubblicato sui suoi canali social: “chiedo apertamente e pubblicamente il sostegno ai cittadini, ai movimenti, alle associazioni, ai partiti che sul territorio del Collegio sono interessati a convergere sul mio nome, a promuovere una visione chiara e sostenibile di sviluppo del territorio, a sventare la vittoria del candidato unitario delle destre”, ha rilanciato Letta chiarendo quel è il fulcro della questione. “L’elezione suppletiva, in un collegio uninominale e per l’attuale scenario politico, è una corsa sostanzialmente a due. Avendo le forze politiche del campo contrapposto al nostro trovato un accordo unitario su un candidato, ritengo prioritario ricercare l’unità più ampia possibile – dice ancora Letta-. È solo in questa direzione, con la massima apertura e la massima umiltà, che sono intenzionato a muovermi”.
Parole, quelle di Letta, che sono indirizzate a Italia Viva e alla parte riformista del centro-sinistra. La pace, dopo le parole dure degli ultimi giorni, sembra più vicina: lo stesso Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ieri ha smorzato i toni mentre è intervenuto Stasera Italia su Rete 4. “Sono convinto che si debba dare una mano a Letta a Siena, può fare molto bene”, ha detto Renzi aggiungendo che quanto scritto dal segretario del Pd è “un passo avanti nella direzione di un allargamento della coalizione, spero si possa chiudere nelle prossime ore per sostenere Letta a Siena”.
Le linee di frattura nell’area però rimangono: Azione, lo ricordiamo, punta a correre con un proprio candidato e con un’intesa con i civici. “Il Pd ha deciso di non avere altro dialogo che con Conte”, ma “a Siena chiedono di votare Letta. Questa è la situazione”, così il leader del partito Carlo Calenda su Twitter.
Sull’altro fronte intanto prosegue la campagna di Tommaso Marrocchesi Marzi, candidato del centro destra per il seggio Toscana 12, che ieri ha partecipato ad un incontro con Mattero Salvini, leader della Lega, a Cortona, nell’aretino. “Il Pd non candida uno di Siena, di Cortona o di Arezzo, ma candida Letta perché pensa che questo collegio sia un bancomat della sinistra”, ha attaccato Salvini ribadendo ai presenti quanto affermato una settimana fa alle Logge del Papa: “Letta ha detto che se perde si dimette, dateci una mano a regalargli tanto tempo libero”
MC
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