Da tenuta ‘sporcata’ dalla mafia e poi alla mafia confiscata, in una terra baciata dalla bellezza di un paesaggio disegnato nei secoli dall’agricoltura, a tenuta aperta e vocata alla diffusione della cultura della legalità. Sarà festa anche quest’anno a Suvignano, tra Monteroni d’Arbia e Murlo in provincia di Siena.
Tra colline e saliscendi, cicale, girasoli e rotonde balle di fieno che riempiono ogni dove, greggi di pecore sarde e ciuchi siciliani, cavalli e maiali di cinta senese, nella tenuta restituita nel 2018 ai toscani e gestita dal 2019 dalla Regione Toscana attraverso l’ente Terre di Toscana, sabato 18 settembre sarà per il terzo anno consecutivo festa della legalità. Il terzo anno della seconda vita di questa proprietà che conta 640 ettari di terreni, diciotto edifici per 21 mila quadrati tra immobili e magazzini e un percorso tutt’attorno che ne racconta – con pannelli in italiano e inglese, elementi tattili in braille per i non vedenti e qrcode che rimbalzano sul web per approfondire – la storia ma anche l’impegno civico e delle istituzioni contro la criminalità organizzata, oltre all’agricoltura sostenibile che nella tenuta si pratica.
La villa, le coloniche e i terreni attorno furono confiscati la prima volta dal Giovanni Falcone nel 1983 all’imprenditore palermitano in odor di mafia Vincenzo Piazza, poi condannato definitivamente nel 2007. A due passi scorre la via Francigena.
Lungo i sentieri che attraversano la proprietà e lambiscono l’antica via dei pellegrini sarà organizzata, dalle 11 alle 16 del 18 settembre, una camminata di 14 chilometri con pranzo a sacco. Ci siprenota on line: venti i posti a disposizione e obbligo di Green Pass.
Al pomeriggio, dopo i saluti alle 17 del presidente della Toscana Eugenio Giani, dell’assessore Stefano Ciuoffo e dei sindaci di Monteroni d’Arbia e di Murlo Gabriele Berni e Davide Ricci, si svolgerà, sul tema cultura della legalità tra i giovani, una chiacchierata tra lo youtuber Wikipedro e Bernard Dika, consigliere del presidente della Regione per la politiche giovanili e l’innovazione.
Anche in questo caso obbligo di prenotazione. L’indirizzo è lo stesso: ci può collegare alla pagina https://www.eventbrite.com/e/biglietti-suvignano-tenuta-aperta-2021-168690047473 oppure puntare con lo smartphone il qrcode presente sulla locandina dell’evento. Centosettanta sono i posti disponibili per partecipare al talk sulla legalità.
I giovani da sempre sono i protagonisti delle iniziativa sulla cultura della legalità della Regione Toscana. Nei sentieri attorno alla villa, tra pannelli che ricordano i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino oppure la legge Rognoni-La Torre che ha introdotto in Italia nel codice penale il reato di associazione di tipo mafioso, ci sono foto che raccontano i campi antimafia organizzati per anni in Sicilia, in Calabria e in altri luoghi del sud Italia sui terreni strappati alla criminalità organizzata, sostenuti fin dal 2005 dalla Regione e che dal 2020 si svolgono anche a Suvignano.
E poi ci sono le iniziative con le scuole che si susseguono durante tutto l’anno, attorno al centro di documentazione e biblioteca della legalità della Regione che raccoglie documenti e atti delle inchieste parlamentari e dei processi sui misteri e poteri occulti in Italia, le stragi, l’eversione e la mafia, oltre a fondi donati da magistrati, giornalisti e associazioni delle vittime, liberamente consultabili da studiosi, studenti e cittadini.
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