“Adesso siamo al secondo giro. Il primo è stato fatto dalle liste, ora invece si tratta di fare programmi e stimolare la partecipazione”. Ha usato una metafora paliesca Fabio Pacciani per presentarsi come uomo del Terzo Polo Civico di Siena.
Pacciani, primo candidato per le amministrative del 2023 (anche se lui si è definito come “garante della coalizione” n.d.r) , dovrà affrontare una campagna elettorale di un anno. Un periodo di tempo molto lungo, potrebbero dire i dubbiosi, lui però di dubbi non ne ed ha già fissato la sua asticella: vincere al primo turno le elezioni.
Nelle prossime settimane inizierà quindi il suo lavoro per raggiungere questo obiettivo. Il programma sarà costruito passo-passo ascoltando le proposte delle sei formazioni civiche e cercando soluzioni ai problemi manifestati dai cittadini. “Dovremmo presentarlo nei mesi del prossimo autunno o inverno”, ha proseguito Pacciani.
“Varranno inoltre-ha proseguito- tutti gli elementi che le liste hanno cercato di elaborare nelle scorse settimane: fare proposte partecipate, formare gruppi di lavoro che si impegnino per dare il proprio contributo per il lavoro, il turismo, la crisi della banca, lo sport”.
L’impegno civico dunque come base per fare ripartire Siena: questo il motivo che ha portato il neo-candidato a scendere in campo. “Occorre superare il lutto” di Mps “dopo tanti anni in cui ci chiediamo chi sia stato il buono e il cattivo”, ed ancora “bisogna recuperare un clima meno teso ed andare oltre ideologie precostituite. Spero che ci sia un confronto che abbia come base il bene di Siena”. Questa invece la sua visione sulla città . Pochi i riferimenti all’amministrazione attuale anche se Pacciani ammette di non “respirare molto” il cambiamento che doveva portare De Mossi. E sempre in tema di rapporti con le altre forze c’è il capitolo delle alleanze: Pacciani ha ricordato come il Terzo Polo “sia un gruppo dove non ci sono partiti” per cui “è difficile prevedere altri tipi di coalizione”
MC