“Confido che la crescita del numero delle vaccinazioni, un dato che è superiore alla media nazionale, ci aiuti a tornare in arancione”, così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani dopo avere appreso del passaggio in zona rossa da lunedì’ 29 marzo.
Il dato sulle somministrazioni in Toscana è “sopra le 570mila e sopra l’88% delle dosi ricevute e somministrate”. Giani prosegue ““Questa restrizione fa sì che anche gli studenti toscani debbano stare a casa con tre giorni di anticipo rispetto alle tradizionali vacanze pasquali. Vedremo poi come andranno i dati a inizio di aprile per capire se riusciremo a tornare in zona arancione, così come è avvenuto dal 1 gennaio ad oggi, periodo in cui ci siamo alternati tra l’arancione e il giallo”.
Dalla politica è comunque arrivata una pioggia di critiche. “La Toscana in zona rossa è la prevista conclusione di una settimana nella quale è emersa tutta la superficialità della Giunta regionale toscana. Ma questa nuova drammatica notizia è anche l’inevitabile conseguenza di una campagna vaccinale fantozziana, fallimentare, assurda e autolesionista.Una cosa da assoluti incompetenti”, così il deputato aretino di Forza Italia Stefano Mugnai. “La Toscana sarà in zona rossa da lunedì grazie a chi guida la nostra Regione: il Presidente Giani per primo. Non smette di stupire la totale inadeguatezza dei vertici regionali”, attacca Francesco Torselli, consigliere regionale di FdI. Dal Pd è invece arrivato il soccorso all’amministrazione di Vincenzo Ceccarelli capogruppo in consiglio ed Enrico Sostegni presidente della commissione Sanità:”la campagna di fango scatenata contro l’assessore Bezzini è strumentale e non è con la polemica politica che si può pensare di dare un contributo”.