Il potenziamento dei mezzi del Tpl attuato, grazie ai 40 bus aggiuntivi, garantisce il trasporto in sicurezza della popolazione studentesca nelle percentuali previste dal dpcm del 3 dicembre 2020.
E ‘l’assicurazione che i rappresentanti della Regione e di Tiemme hanno dato al tavolo di coordinamento provinciale sul trasporto scolastico. L’incontro, presieduto dal Prefetto di Siena Maria Forte, intende raccordare gli orari delle attività didattiche ed orari dei servizi del tpl. “Si è trattato di un incontro ricognitivo in vista del prossimo avvio della didattica in presenza secondo nuovi e più ampie percentuali annunciata dal Governo a partire dal 26 aprile”, fa sapere la Prefettura in una nota.
“L’occasione ha consentito di analizzare le criticità emerse in sede di monitoraggio settimanale del trasporto pubblico locale soprattutto con riferimento a quelli più recenti, al fine di poter valutare le opportune modifiche al documento operativo”, varato lo scorso 8 febbraio che sarà calibrato per garantire la didattica negli istituti scolastici secondari di secondo grado in presenza con il 75% della popolazione studentesca e al contempo la presenza a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario con un coefficiente di riempimento non superiore al 50% – nella considerazione di uno scenario futuro che prevede una forbice tra il 60% ed il 100% di frequenza scolastica in presenza.
Oltre alle osservazioni della Regione e di Tiemme i rappresentati dei comuni (Siena, Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Chiusi, Colle Val d’Elsa, Montalcino, Montepulciano, Poggibonsi) “hanno assicurato che ad oggi nei territori di loro competenza non sono state rilevate particolari criticità ed auspicano altresì un prolungamento del progetto “Ti Accompagno” per gli ottimi risultati che ha prodotto”.
“Nel prendere atto della situazione e della sussistenza della copertura finanziaria dell’attuale documento operativo, il Prefetto ha aggiornato i lavori del Tavolo in seguito alle determinazioni che verranno assunte in sede del prossimo consiglio dei ministri, sottolineando la necessità di elaborare puntuali scenari in linea con le prime stime percentuali di didattica in presenza di studenti onde consentire la rimodulazione del documento e tenuto conto che da una prima ricognizione gli istituti superiori sarebbero in grado di svolgere le lezioni in presenza con una percentuale molto elevata”, così si conclude la nota