Meno 58% di arrivi, meno 55% di presenze nel 2020 in provincia di Siena. Sono i dati pubblicati nella “Rilevazione statistica del movimento dei clienti negli esercizi ricettivi” dalla Regione Toscana e ripresi dalla Camera di Commercio.
Sono 872mila i turisti che hanno visitato il nostro territorio, negli scorsi 12 mesi, mentre sono poco più di 2 milioni e 300mila i pernottamenti. “Numeri che confermano che confermano ciò che era del tutto evidente e cioè che il Turismo è stato tra i settori che hanno subito le maggiori conseguenze negative della pandemia”, questa la prima analisi di Anna Lapini, vicepresidente vicaria della Camera di Commercio. “Adesso è necessario recuperare soprattutto le presenze dei turisti stranieri e per fare ciò è indispensabile, oltre a realizzare una rapida ed efficace campagna vaccinale europea, l’introduzione, in tempi rapidissimi. del “green pass europeo” come annunciato dalla Presidente della Commissione Ursula Von del Leyen”, prosegue.
L’attività durante l’anno però è stata eterogenea: l’evoluzione pandemica ha determinato anche i flussi turistici, con i mesi estivi che hanno in parte ‘tamponato’ la crisi. “Se si esaminano i dati dei flussi mensili mettendo a confronto il 2019 ed il 2020 emerge con chiarezza che è solo grazie ai risultati del mese di agosto ed in parte di luglio e settembre che è stato possibile contenere in parte le perdite che restano comunque ingenti. Comunque le perdite subite dalla provincia di Siena, fatta eccezione per quelle delle province costiere, sono fra quelle meno pesanti a livello regionale, così il segretario generale della Camera Marco Randellini
Tra le strutture sono maggiormente penalizzati gli alberghi con -61,6% di arrivi e -60,7% di presenze. Le altre strutture registrano -52,8% di arrivi e -49,7% di presenze, “hanno beneficiato maggiormente dei flussi turistici estivi, per lo più orientati verso vacanze a contatto con la natura e fuori dai centri abitati”, si legge nella nota.
Nel 2020 si è azzerato il turismo dall’estero mentre quello nazionale ha contenuto le perdite (-33% arrivi, -23% presenze). Al primo posto nella classifica delle presenze per regioni di provenienza dei turisti italiani troviamo la Lombardia, seguita da Toscana e Lazio. Fra gli stranieri il mercato di riferimento resta quello tedesco, seguito da Svizzera e Francia. “Molto più pesanti, prossime all’azzeramento, le flessioni dei mercati di provenienza più a lungo raggio, necessariamente vincolate alla mobilità aerea: gli Stati Uniti, nel 2019 primo mercato di riferimento, accusano una contrazione del 96% sia dei turisti che dei pernottamenti”, osserva la Camera.