Dati in netto miglioramento rispetto al 2020 ma molto lontani dai numeri dell’era pre-covid: il turismo nella provincia di Siena nel 2021 registra oltre 3milioni e 600mila presenze ed un milione 345mila arrivi, rispettivamente un +54,4% e +53,3% rispetto al 2020 ed un – 31,2% e -35,4% rispetto al 2019.
I numeri sono stati comunicati da un’indagine dell’Istat e diffusi dalla Camera di commercio. “Nel 2021 il settore ha dimostrato una straordinaria vitalità che non ha però permesso un pieno recupero dei livelli di arrivi e presenze raggiunti nel 2019”, evidenzia il presidente dell’Ente Massimo Guasconi. Gli arrivi e le presenze nel Senese crescono di più rispetto alla media toscana rispetto al 2020. “Per quanto concerne le prospettive per il 2022, quello che doveva essere l’anno della ripartenza del settore turistico è stato, almeno in questi primi mesi, negativamente condizionato dalla quarta ondata pandemica, dai fortissimi aumenti energetici e soprattutto dal conflitto in corso in Ucraina. Le prossimi settimane saranno comunque decisive per capire meglio se sussistono ancora margini di recupero, soprattutto per quanto concerne arrivi e presenze di turisti stranieri”, dice Guasconi.
“Particolarmente interessanti- sottolinea Marco Randellini, segretario generale della Camera di Commercio- sono i dati riferiti alla provenienza dei turisti ospitati nelle nostre strutture turistiche. Considerato che nel 2020 il turismo dall’estero si era praticamente azzerato, è comprensibile che il recupero del 2021 sia particolarmente rilevante per gli stranieri, sufficiente però solo a recuperare circa la metà delle perdite. Nel caso della componente nazionale, invece, la performance dello scorso anno ha permesso un quasi completo recupero dei livelli del 2019”.
“Al primo posto nella classifica delle presenze per regioni di provenienza dei turisti italiani sia per la provincia di Arezzo che per quella di Siena i primi tre mercati di riferimento sono rappresentati sempre da Lazio, Lombardia e Toscana-aggiunge.. Per quanto riguarda la componente straniera, anche in questo caso i primi tre partner sono gli stessi: Germania, Paesi Bassi e Francia. In decisa ripresa il turismo statunitense, che nel 2020 era stato particolarmente colpito dalla pandemia e dalle restrizioni alla mobilità aerea.”