Casole D’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chiusi, Montalcino, Montepulciano, Monteriggioni, Montefollonico, Murlo, Pienza, Radicofani, Radda in Chianti, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, Sarteano e Trequanda. Sedici borghi della provincia di Siena hanno confermato le bandiere arancioni.
Per la Toscana il Touring Club Italiano ne ha assegnate 38 per il triennio 2021-23, siamo secondi solamente dietro al Piemonte. “Un riconoscimento che non può che farci piacere – commenta l’assessore regionale al turismo Leonardo Marras –, perché certifica con un’accurata selezione delle candidature, le realtà che più rispondono alle esigenze del turista, valorizzando il patrimonio culturale, storico e ambientale che le caratterizza e rafforzando i servizi per offire accoglienza di qualità. Con la pandemia – prosegue – è cambiato il modo di viaggiare e di pensare la vacanza ed i borghi hanno assunto ancora maggior rilievo, ce lo dimostrano anche i dati dei primi mesi della campagna di promozione: i contenuti e le offerte legate alla disconnessione e alla riscoperta dei borghi sono le più cliccate dall’Italia e dall’estero con oltre 340mila visualizzazioni”.
Soddisfazione è stata espressa anche dai comuni che sono stati premiati. “Orgogliosi di essere una città accogliente”, si legge sulla pagina del Comune di San Gimignano. “Un Arancione bello, a differenza di quello degli scorsi lockdown”, così Manolo Garosi, sindaco di Pienza. “Essere confermati anche per il prossimo triennio tra i 38 comuni toscani Bandiera Arancione è un riconoscimento che ci riempie di orgoglio – sono le parole del sindaco di Chiusi Juri Bettollini e dell’assessore al turismo Daniela Masci-. Valorizzare il nostro patrimonio culturale è uno degli obiettivi che ci siamo posti e il nostro Comune ne ha di livello assoluto”.
Il riconoscimento della bandiera arancione è riservato a Comuni con meno di 15mila abitanti ed ha l’obiettivo di valorizzare l’entroterra nel suo complesso, il paesaggio, la storia e le tipicità. I benefici che porta sul territorio, poi, sono reali e tangibili: +45% arrivi e + 83% di strutture ricettive in media, dall’anno di assegnazione; si crea un vero e proprio circolo virtuoso, tanto che, pur in un anno così critico per il turismo mondiale, i dati raccolti nei borghi italiani dal Touring Club Italiano restituiscono un quadro estremamente positivo, in molti casi in controtendenza rispetto al resto del Paese.