Da sabato 2 aprile inizia l’anno speciale di Volterra, prima città ad essere proclamata capitale toscana della cultura. In nove mesi, sono in programma ben 300 eventi dedicati al tema della “rigenerazione umana” e dunque non ci possono essere alibi per non visitare, almeno una volta, questa straordinaria città d’arte.
Se fino ad oggi le esperienze delle capitali italiane della cultura si sono rivelate spesso un po’ deludenti, Volterra ha invece messo in piedi un programma che induce all’ottimismo. A livello nazionale, il Ministero della Cultura ha poi scelto Procida per il 2022, ma il fatto stesso che la Regione Toscana abbia voluto sostenere comunque la realizzazione di questo evento, dimostra quanto la qualità della proposta fosse stata apprezzata.
Il calendario dettagliato si trova sul sito, con quattro filoni principali di racconto: “Volterra che cura” ispirata alla storia dell’ex ospedale psichiatrico; “Volterra che innova” per dare vita a nuovi oggetti in alabastro, antica tradizione artigianale della città; “Volterra che racconta” con nuove mappe urbane interattive realizzate dagli studenti; “Volterritorio” per il recupero degli spazi urbani che rischiano di essere abbandonati.
I momenti più spettacolari sono forse quelli legati al ritorno in scena della Compagnia della Fortezza – l’originale esperienza teatrale nel carcere di Volterra avviata oltre trent’anni fa sotto la guida di Armando Punzo – che proporrà il progetto “Naturae” in sei luoghi simbolo del territorio: il Teatro Romano di Volterra (21 luglio), l’Anfiteatro Triangolo Verdi di Peccioli (24 luglio), il Teatro del Silenzio di Lajatico (29 luglio), le Saline progettate da Pier Luigi Nervi (31 luglio) e infine il parco della Geotermia di Larderello (4 agosto).
Di grande interesse anche le visite guidate all’ex manicomio, al cantiere di scavo del grande anfiteatro romano ritrovato pochi anni fa ed al laboratorio di restauro de “La Deposizione” di Rosso Fiorentino.
Assolutamente da non perdere, infine, la riapertura del Museo Etrusco Guarnacci: il 17 aprile in una sorta di anteprima, ed il 21 giugno con l’inaugurazione vera e propria e la possibilità di ammirare il nuovo allestimento delle sale che ospitano grandi capolavori come l’Ombra della Sera, l’urna degli Sposi, il cratere di Montebradoni, le ceramiche a figure rosse, i bronzi e la sala delle oreficerie.
In più, ci sarà da scoprire un nuovo spazio finora mai utilizzato: l’altana del Palazzo Desideri Tangassi, un belvedere sulla città con il pavimento in vetro per permettere di “camminare” sopra lo scavo archeologico che si trova nel museo.
Roberto Guiggiani