L’atmosfera è surreale e mentre parliamo con lei, solamente attraverso lo scambio di messaggi su WhatsApp, le bombe stanno colpendo la città più vicina a casa sua: Ivano-Frankivs’k, situata nella zona occidentale dell’Ucraina. Paolina, fino ad un mese fa, lavorava a Siena. Nel nostro territorio per oltre 14 anni ha fatto la badante, ma in questi giorni purtroppo si trova nel suo Paese natale colpito dall’atrocità della guerra. “Qui la situazione è molto grave….”. Poche ma significative le parole usate per rispondere alle nostre domande e farci capire quale è la realtà in cui sta vivendo. “Adesso mi trovo con mia madre e mia figlia nella casa di campagna – continua-. Ci troviamo a 30 chilometri dalla città ( la stessa Ivano-Frankivs’k ndr.) dove è stato bombardato l’aeroporto”. Sua nuora, ci dice, è partita con i bimbi per andare in Polonia ma lei è rimasto. “Mi sono rimaste solo le preghiere…”, scrive.
MC