Il Riformismo italiano di Rosselli e di Calamandrei sia il riferimento di una Ue impegnata “alla pari nel confronto e nel dialogo con le grandi forze del mondo”. Lo chiede Siena Riformista che in un comunicato analizza la situazione in Ucraina. Per ottenere la pace, spiegano, “bisogna togliere ogni appoggio morale a Putin”. Gli aiuti verso l’Ucraina “devono esprimersi in tutte le direzioni”. Per Siena Riformista occorre “far mancare certezze all’invasore affinché sia per lui più conveniente un accordo politico. Con l’equidistanza e il “pacifismo” della resa rivolti a Zelenski e agli ucraini si gira la faccia dall’altra parte, in modo vile e comodo, rinnegando anche lo spirito della liberazione italiana dal nazifascismo. Alla Russia, invece, devono essere applicate sanzioni progressive e Putin deve essere processato per crimini contro l’umanità”. Infine c’è un ulteriore punto che tocca la Ue “spesso apparsa un’entità in balia dei vari nazionalismi”: “Le prime decisioni relative ad un esercito europeo unico vanno nella giusta direzione, un primo passo a cui accompagnare una politica estera comune, europea”.