E’ trascorso un anno, da quando il Coronavirus è entrato nelle nostre vite, segnando l’inizio di una profonda trasformazione delle nostre abitudini. Ci siamo ritrovati scaraventati nel mondo digitale, fino a condizionare quasi ogni momento della nostra giornata.
Lo schermo è diventato il centro del mondo dalla mattina con le lezioni scolastiche o con il lavoro da casa, alla sera con le attività extra: fitness, yoga, danza, teatro etc. etc. e persino nel tempo libero per gli aperitivi tra amici (in caso di zona rossa). In questa trasformazione digitale, è cambiato anche il nostro modo di acquistare il vino. Ciò ha aperto nuovi scenari e nuove opportunità. La chiusura dei ristoranti ha inciso pesantemente: prima infatti le bottiglie più pregiate venivano accompagnate da un buon menù in compagnia, adesso il vino si beve a casa con la famiglia.
Ma non manca mai sulle nostre tavole, per tradizione, per cultura, ma anche per fortuna!! E dove lo acquistano gli italiani adesso? Online e al supermercato. Abbiamo assistito ad un notevole balzo degli acquisti elettronici, in un settore in cui l’e-commerce era stato fino a poco tempo fa quasi inesistente. Secondo l’osservatorio del vino Wine Monitor, le vendite online hanno raggiunto un giro d’affari di circa 200 milioni di euro, coinvolgendo il 27% dei consumatori totali di vino, contro il 17% del 2018. Sono stati più di otto milioni di utenti che si sono serviti delle piattaforme elettroniche di acquisto del vino per un incremento totale del +10% rispetto all’anno precedente e la tendenza sembra esponenziale.
Anche la vendita al supermercato è aumentata in maniera netta, basti pensare che solo tra gennaio e febbraio 2021 -come riporta Wine News- il settore ha registrato una crescita rispetto al 2020 del +8,4% in volume e del +18,6% in valore, per un totale di 301 milioni di euro. Un aumento, che non riguarda solo i vini pregiati e in bottiglia da 0,75 cl (di cui i supermercati oggi offrono grandissima scelta e qualità), ma anche l’acquisto di vino in fascia più economica, come nel caso del Bag in Box o del Brik. Forse per il suo fascino fuori dal tempo, solo l’acquisto del vino nel bottiglione (da 2 lt.) ha subito una flessione del -0.8% in valore. Vedremo se la proroga dell’apertura delle enoteche fino alle 22,00 modificherà nei prossimi tempi, questo trend.
Stefania Tacconi
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