Porta la firma di due fratelli senesi, entrambi ingegneri biomedici - Luca Valerio Messa ed Enrico Matteo Messa – uno dei libri più interessanti pubblicati in questi mesi, intrigante e sorprendente fin dal titolo “L’atleta parkinsoniano”, BookSprint Edizioni.
Un volume che si rivolge naturalmente alle persone con il parkinson ed ai loro familiari, ma non solo a loro. La scrittura agile, il linguaggio comprensibile, i riferimenti costanti a dirette esperienze di persone che hanno scelto questo metodo di allenamento, lo rendono infatti un racconto interessante per tutti, fin dal punto di partenza: “il soggetto parkinsoniano può essere considerato come un atleta, il cui obiettivo non è quello di gareggiare, ma di competere con la malattia”.
Ed è di forte impatto la citazione di Muhammad Alì, il grande campione di pugilato cui fu diagnosticato proprio il parkinson, posta all’inizio del capitolo 8: “I campioni non si costruiscono in palestra. Si costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere resistenza fino all’ultimo minuto, devono essere un po’ più veloci, devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà
deve essere più forte dell’abilità”.
Un atleta vero e proprio, dunque, che può migliorare le proprie prestazioni, grazie ad uno specifico allenamento “ingegnerizzato”, ai consigli pratici ed alle soluzioni che Luca Valerio ed Enrico Matteo Messa hanno elaborato ed affinato negli anni, proprio con la loro diretta esperienza a fianco di persone con il parkinson. Fino alla invenzione di un loro dispositivo, chiamato Angel’s Wings (le ali dell’angelo) pensato proprio per fare esercizi specifici e
mirati e che si è già rivelato molto utile non solo ad atleti professionisti, ma anche a persone con malattia di Parkinson.
Nella prefazione al libro, Antonio Bernardi, che è vicepresidente dell’Associazione Parkinson Siena, racconta la sua esperienza personale: “ho avuto la fortuna di conoscere uno degli autori e di utilizzare, sotto il suo coaching, Angel’s Wings. Ma non è stata solo la macchina a modificare il mio rapporto con la malattia, è stata la forte spinta all’approccio “atletico” che Luca Valerio ha saputo infondermi, il comprendere e aderire alla sua visione di “atleta parkinsoniano” che mi ha aiutato a riconoscere i miei limiti ed imparare a superarli”
I due autori spiegano che “ognuno ha determinate caratteristiche fisiche sue proprie, per cui - oltre alla terapia farmacologica, che resta necessaria – possiamo elaborare delle strategie di allenamento più funzionali ed efficaci di altre, sia per contrastare i sintomi, sia per raggiungere precisi risultati esprimendo determinate performance. A prescindere dall’età, si può sempre impostare un allenamento funzionale, calibrato sul singolo caso specifico, e riuscire a migliorarsi”
Roberto Guiggiani