Dal 2011 la provincia di Siena è stata certificata carbon neutral: ovvero, le emissioni di gas serra sono totalmente compensate dagli assorbimenti di anidride carbonica.
E sono dunque più di dieci anni che ci si chiede se questa certificazione possa essere – o meno – un elemento di attrattività per coloro che sono alla ricerca di ambienti naturali di qualità e di forme di turismo sostenibile.
Fino ad oggi, in verità, non è stato fatto nulla per costruire un’immagine turistica carbon neutral. Ed infatti pochi conoscono questa cosa.
Ma adesso, di fronte a cambiamenti climatici ormai irreversibili e ad un inquinamento da plastica andato oltre ogni pessimistica previsione, la situazione è completamente cambiata. Tanto che proprio in questi giorni, purtroppo nel silenzio distratto delle stesse forze politiche che l’hanno votata, il Parlamento italiano ha inserito nella Costituzione la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Difficile, tuttavia, farsi prendere dall’entusiasmo: si dovrà vedere adesso se il principio costituzionale sarà trasformato in scelte politiche, che non sempre sono popolari e che, soprattutto, costano tantissimi soldi.
Esattamente la stessa cosa necessaria per progettare e governare politiche di turismo sostenibile, formula che include rispetto dell’ambiente, riduzione dell’inquinamento, rispetto delle comunità locali, sostegno alle piccole realtà economiche del territorio. Tutte cose che è facile elencare in teoria, ma molto più complesso (e molto costoso) trasformare in realtà effettiva.
Anche una scelta come quella annunciata dal Comune di Siena – voler essere la prima città d’arte con certificazione internazionale di turismo sostenibile, secondo i criteri fissati dal Global Sustainable Tourism Council – va poi messa in relazione con la volontà politica di fare scelte e spendere tanti soldi per andare oltre un semplice riconoscimento. Perché i criteri chiesti dal Global Sustainable Tourism Council (18 pagine molto chiare e leggibili) vanno ben oltre quelle che possono essere le scelte di un assessorato al turismo e le risorse che arrivano dalla imposta di soggiorno.
E qui si ritorna al punto di partenza: la certificazione carbon neutral della provincia di Siena vale moltissimo in termini di sostenibilità ambientale, ma deve essere la piattaforma per politiche ambiziose di sostenibilità economica, sociale e turistica.
E quindi di scelte di governo che coinvolgono tutto il modello di gestione di un territorio, che nel caso specifico è anche una destinazione turistica conosciuta nel mondo.
Roberto Guiggiani
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