Toscana

Un nuovo modello di inclusione lavorativa per persone disabili: ecco Stil

Un modello di incontro di domanda e offerta per il mondo del lavoro per le persone disabili. È lo Stil (Servizi territoriali per l’inclusione lavorativa) ed è un progetto nato ad Arezzo e che vede il coinvolgimenti anche di alcune realtà del territorio senese, come l’Università e l’Asl Toscana sud est. L’innovativo progetto vuole valorizzare e migliorare le politiche e le pratiche di inclusione lavorativa delle persone con disagio fisico e psichico.

Il progetto, nato e realizzato dalla fondazione Arezzo comunità, in collaborazione con Andel Asp (Agenzia nazionale disabilità/lavoro), Coob consorzio di cooperative sociali di tipo B e con la partecipazione di un network del territorio aretino composto da comune di Arezzo, Ufficio scolastico territoriale di Arezzo azienda Usl Toscana sud est, Università degli Studi di Siena – sede di Arezzo, Arti – Agenzia regionale Toscana per l’impiego, Organizzazioni del terzo settore del territorio che si occupano di interventi educativi sulla disabilità e inserimento lavorativo delle persone fragili o disabili, il progetto viene reso possibile grazie al fondamentale sostegno erogato da Fondazione Cr Firenze.

L’obiettivo è quello di sperimentare e sviluppare un nuovo modello di incontro domanda e offerta di lavoro per persone disabili, in grado di sensibilizzare le imprese all’adozione di una cultura maggiormente inclusiva e di strutturare un sistema territoriale per la promozione dell’inclusione lavorativa delle persone disabili, con particolare attenzione ai soggetti più fragili. Dopo una prima fase del progetto che ha visto la formazione di 2 operatori perché possano gestire il servizio, verranno attivati i servizi di reclutamento e formazione degli aspiranti lavoratori che potranno richiedere la valutazione del proprio potenziale lavorativo per l’individuazione dei migliori percorsi da seguire per l’inserimento. Lo staff selezionato procederà contestualmente alla sensibilizzazione delle imprese, attraverso la ricerca di nuovi contesti di inserimento. Ogni attività sarà monitorata attraverso la somministrazione di questionari e interviste ai lavoratori e alle imprese disponibili.

emanuele giorgi

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