Ad oggi restano aperte le prenotazioni per gli over 60 e gli over 70 e e per le professioni sanitarie ma sono ancora chiuse le prenotazioni per le altre fasce d’età e quelle che permettevano maggiore elasticità nella somministrazione dei vaccini, come il last-minute o la modifica del giorno del richiamo. La diminuzione delle forniture delle dosi anti-covid previste per luglio ha costretto la Regione Toscana ha rivedere il proprio piano per qualche giorno. Da ieri, domenica 4 luglio, fino alla fine del mese è previsto l’arrivo di poco più di 78mila dosi di AstraZeneca, 12mila di Johnson & Johnson, 135mila di Moderna e 477mila di Pfizer. Numeri in calo rispetto a giugno, come ha ammesso l’assessore alla sanità regionale Simone Bezzini durante la sua consueta audizione sulla campagna vaccinale fatta in commissione sanità. “Aspettavamo tutti, se non un incremento, almeno una stabilizzazione delle dosi fornite”, ha ammesso Bezzini. La grana della diminuzione delle dosi però non dovrebbe compromettere l’andamento della campagna. “Abbiamo la quasi certezza di riuscire a garantire tutte le prenotazioni fatte da qui ad agosto, ovviamente se le forniture sono quelle annunciate”, ha assicurato Bezzini che però non ha nascosto la sua preoccupazione: “Rimane solo qualche piccolissimo margine di rischio per le somministrazioni di fine mese”. Più determinato appare invece il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: “Possiamo fugare ogni dubbio: noi consentiamo a tutti i toscani che hanno prenotato nel mese di luglio di vivere la propria vaccinazione”, ha affermato a margine di un evento a Firenze. Per Giani l’obiettivo rimane il solito: “L’integrazione delle dosi del generale Figliuolo non è tale da poterci far fare le dosi che abbiamo fatto a giugno però sono convinto che l’obiettivo di arrivare all’immunità di gregge sicuramente raggiungibile a settembre”.