Non è solo il vino a trainare l’economia regionale toscana, anche il mercato dei prodotti agroalimentari è in ottima forma.
È quanto emerge dalla ricerca effettuata da Ismea, su elaborazione dei dati dell’Osservatorio economico Qualivita anno 2021 e Sinab anno 2022, presentata a fine ottobre a BuyFood Toscana, l’evento dedicato all’agroalimentare toscano, che si svolge annualmente a Firenze. Secondo i dati – come riporta il Sole24ore-, le vendite all’estero dei prodotti toscani a indicazione geografica (IG) hanno registrato nel 2021 un incremento del 34% rispetto al 2020.
La Toscana vanta anche il primato delle produzioni certificate, essendo la prima regione per numero di riconoscimenti, con 90 prodotti enogastronomici a DOP e IGP di cui 32 alimentari e 58 vini. In Toscana ci sono ben 612mila ettari di superficie agricola coltivati nel 2022 (di cui la maggior parte è destinata a foraggi, cereali, uliveti e vitigni). Di questi, al netto dei terreni destinati a vigneto, circa il 14% è destinato alla produzione di Dop e Igp. Il comparto dà lavoro a circa 18 mila lavoratori, per una produzione che nel 2022 ha raggiunto circa 1,4 miliardi di euro di ricavi (+18% rispetto all’anno precedente).
Ben 7mila sono le aziende che hanno scelto la conduzione biologica, e sempre più centrale è l’attenzione verso la sostenibilità, volta a ridurre ai minimi termini l’impatto sull’ambiente nella produzione agricola DOP. Sul tema si è espresso tra gli altri anche Giovanni Belletti, docente presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Firenze, per il quale la sostenibilità delle produzioni Dop e Igp dovrebbe idealmente nascere dal legame multidimensionale fra il prodotto di origine e il territorio, dalla specificità delle risorse utilizzate e dalle identità che caratterizzano la popolazione locale.
«Le potenzialità di questi prodotti – ha osservato il professore – devono tradursi in una risorsa per le filiere locali e produrre valore, non solo economico ma anche sociale e ambientale, in modo circolare, inclusivo e rigenerativo. La sostenibilità è un processo che non interessa solo la singola impresa ma l’intera dimensione collettiva, rispetto a un modello di collaborazione che deve far convergere attori privati, soggetti pubblici ed entità consortili».
Stefania Tacconi
"Siamo in contatto con soggetti internazionali interessati a collaborare alla realizzazione di un albergo gestito…
Chi l’ha detto che durante la terza età non si può fiorire e rifiorire? A…
Ora è ufficiale: Colle Val d'Elsa è tra i venticinque comuni italiani che hanno manifestato…
Sviluppo, innovazione, rinnovamento delle sale e sguardo verso il futuro. Si è parlato di questo…
L'Università di Siena ha attivato la selezione per l'accesso ai Percorsi di specializzazione per attività…
Fratelli d'Italia Sovicille chiede al sindaco Giuseppe Gugliotti "un incontro pubblico da effettuarsi prima possibile,…