Non sarà un caso se, dalla fine del 2021, Zuckerberg l’inventore dei Social, ha cambiato il nome del gruppo in “Meta”, ispirandosi alla realtà virtuale parallela, quella del metaverso, che sta sempre più conquistando il mondo dei fruitori della rete e della finanza.
La rivoluzione virtuale dilaga e non risparmia il mondo del vino. Qualche mese fa avevamo parlato della critpovaluta del vino (cd Bitwino) sulla piattaforma Ethereum. Oggi si compie un passo ulteriore con la nascita degli NFT (acronimo di Non Fungible Tokens). Si tratta di unità di valore digitali non fungibili, che nel mondo dell’arte stanno avendo un’ampia diffusione, tanto da aver raggiunto nel 2020 un giro d’affari complessivo di 250 milioni di dollari, quadruplicando il valore rispetto all’anno precedente.
L’acquisto di NFT permette di certificare tramite blockchain (una sorta di registri digitali) l’autenticità di un’opera, e la proprietà esclusiva dei diritti ad essa inerenti. Pochi giorni fa, l’azienda veronese Maia Wine ha lanciato la notizia, che a breve verrà immesso sul mercato un vero e proprio avatar, raffigurante Maia, la bellissima ninfa greco-romana Maia, figlia di Atlante, la più bella delle Pleiadi e che sarà acquistabile come NFT. La data di immissione è tuttavia tenuta in gran segreto. Mentre l’Italian Wine Crypto Bank e Cryto Dinewineart hanno già immesso sul mercato NFT del vino, grazie con un’iniziativa unica al mondo, che vede coinvolte sei prestigiose aziende toscane, e che entrano nella collezione di NFT “Catch 22”.
In questo caso le opere artistiche digitali saranno create principalmente da Gianluca Biscalchin, giornalista e artista professionista, di gastronomia, vino, viaggi, libri e che con le sue illustrazioni e le sue storie trasmette il gusto per la bellezza e l’amore per la vita. Per ogni vino verranno emessi 22 NFT contenenti le opere digitali, ed una chiave per poter riscattare una Magnum del prestigioso vino al quale ciascun NFT è collegato.
I vini collegati agli NFT sono: “Vigna del Suolo” Brunello di Montalcino DOCG di Argiano, “Siepi” Toscana Rosso IGT di Marchesi Mazzei, “Marianova” Bolgheri Superiore DOC di Michele Satta, “Il Caberlot” Toscana Rosso IGT di Podere Il Carnasciale, “Oreno” Toscana Rosso IGT di Tenuta Sette Ponti, “Redigaffi 7” Toscana Rosso IGT di Tua Rita. Gli NFT saranno tutelati da un avanzatissimo sistema anticontraffazione e potranno essere acquistati già a partire da questo mese, sul marketplace di NFT dell’Italian Wine Crypto Bank, costruito sulla blockchain Algorand. Le Magnum invece potranno essere riscattate a partire dal 1° marzo 2022.
Stefania Tacconi