Toscana

Visioni, retrospettive, scenari, nuovi linguaggi: a Siena il festival dell’Italiano

Il 14 ottobre riaprirà i battenti a Siena il Festival dell’italiano, con l’edizione saltata lo scorso anno a causa della pandemia. Una tre giorni di incontri, approfondimenti e confronti sull’italiano e i vari linguaggi di oggi, fra passato, presente e futuro, parte di un progetto più generale promosso dall’associazione La parola che non muore, in collaborazione con La Voca della Scuola, e diretto da Massimo Arcangeli.

Il festival, sviluppato col sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, e con la partecipazione dell’Università per Stranieri di Siena e dell’Università di Siena e la collaborazione con la Contrada della Chiocciola, il comitato locale della Società Dante Alighieri, il Centro di Aggregazione Giovanile “La base” di San Miniato e l’associazione culturale Il Liceone, è nato a Siena nel 2017 e punta a fare della Toscana il centro propulsore di una grande manifestazione itinerante che vedrà a breve aggiungersi la città di Firenze (11-13 novembre 2021) per le celebrazioni dantesche e mira a coinvolgere, negli anni: a) la città di Pistoia e poi ancora Pisa e Arezzo, sedi di altrettante università; b) regioni, città, cittadine e borghi italiani non toscani disposti a realizzare uno o più eventi, per un percorso tematico comune, all’interno di altre manifestazioni culturali. Fra i partner della manifestazione la Società Dante Alighieri e le case editrici Zanichelli, Aracne e Mondadori Edu.

Fra gli ospiti di quest’anno Barbara De Rossi, Massimo Bernardini, Fiorella Atzori, le Romanae Disputationes e la Fondazione Fabrizio De André.

Fra le varie iniziative previste il premio “Per vie brevi”, indirizzato agli studenti delle scuole medie e superiori. Il premio punta a valorizzare il potere della narrazione, dimostrando che, per raccontare una storia, si possono usare anche pochissime parole, purché efficaci. Ai partecipanti è richiesto di scrivere un breve racconto di 250 parole al massimo, sul tema del viaggio (anche in senso metaforico), da spedire entro venerdì 15 ottobre (all’indirizzo bellmaxi@tin.it).

 

marco crimi

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