Turismo

Cosa fare se il volo è in ritardo: ecco come comportarsi

Aeroporti affollati, bagagli pronti e carte d’imbarco in mano: la partenza in aereo sta per arrivare, ma poi giunge la notizia meno gradita. Il volo subisce un ritardo. Quando succede questo, i passeggeri finiscono spesso per sentirsi spaesati. Come reagire, quindi, in queste situazioni? Quali azioni intraprendere per ridurre i disagi? L’obiettivo consiste nell’affrontare l’attesa nel modo più sereno possibile, trasformando un momento complicato in un’esperienza perfettamente gestibile.

Conoscere i propri diritti come passeggeri

Quando un volo subisce un ritardo significativo, i passeggeri hanno il diritto di ricevere assistenza e, in alcuni casi, un indennizzo economico da parte della compagnia aerea. La durata del ritardo e la lunghezza della tratta sono fattori determinanti per stabilire se si ha diritto a un rimborso. Oltre all’eventuale risarcimento, la compagnia deve fornire pasti, bevande e, se necessario, il pernottamento in hotel. Per semplificare il processo di richiesta di risarcimento, molti passeggeri, per ottenere il rimborso dei biglietti aerei, scelgono di affidarsi ad agenzie specializzate come RimborsamiTu (una delle più attive in Italia) che si occupano di tutte le pratiche burocratiche e garantiscono un percorso più rapido per ottenere l’indennizzo.

I passeggeri spesso sottovalutano l’importanza di informarsi sulle tutele garantite dalle autorità aeronautiche. Molte normative, specialmente in aree come quelle dell’Unione Europea, stabiliscono delle regole precise in caso di ritardi prolungati. In base alla durata dell’attesa, ai chilometri della rotta e al tipo di compagnia, è possibile ricevere assistenza.

In altre situazioni, come già accennato, possono essere previsti anche degli indennizzi economici. Il punto di partenza consiste nel consultare il sito web della compagnia o nel chiedere informazioni direttamente al banco assistenza. Tutti i viaggiatori dovrebbero conoscere in anticipo quali misure tutelano i loro interessi, in modo da non subire i disagi, ma agire in maniera consapevole.

Le soluzioni pratiche per gestire l’attesa

È essenziale avere un piano d’azione. Prima di tutto, è utile controllare gli aggiornamenti online sullo stato del volo. Esistono molte applicazioni che offrono informazioni in tempo reale su questo argomento. Se la partenza si sposta di molte ore, vale la pena individuare una zona dell’aeroporto più confortevole, con sedili comodi e magari la presenza di punti ristoro. Meglio evitare di rimanere bloccati in un’area rumorosa e scomoda.

Una buona idea consiste nell’avere con sé un libro, una rivista o un tablet con film e musica. Con un power bank o un caricatore portatile, si può restare connessi senza timore di perdere energia sui propri dispositivi elettronici. Sono delle soluzioni che aiutano a mantenersi impegnati, riducendo la percezione del disagio subito.

Come ottenere assistenza dalle compagnie aeree

Il personale a terra ha anche il compito di aiutare, naturalmente a patto di saper chiedere nel modo giusto. È sempre bene comunicare in maniera chiara, mantenere toni pacati e utilizzare un approccio gentile. Se il ritardo è particolarmente lungo, è possibile farsi assegnare voucher per pasti o altre forme di assistenza.

In situazioni di incertezza, è utile contattare telefonicamente il servizio clienti della compagnia o utilizzare i canali social per ricevere risposte.

Riorganizzare il programma di viaggio e pianificare delle alternative

Un volo in ritardo può incidere sulle coincidenze con altri mezzi di trasporto o con l’arrivo a destinazione per un appuntamento programmato. Quando si intravede un ritardo nell’orario previsto, conviene valutare la situazione nel suo insieme. In certi casi potrebbe essere utile cercare altre soluzioni, come modificare il biglietto, chiedere uno spostamento su un’altra compagnia o valutare percorsi via terra, se possibile.

Alcune compagnie danno la possibilità di spostare la prenotazione sul volo successivo, a volte senza costi aggiuntivi, se le condizioni lo consentono. È importante avere un piano dell’itinerario da compiere, tenendo conto comunque di una certa flessibilità.

Francesco Laezza

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