I nuovi Orti del Costone

Dentro la città ma fuori, di pochi passi, nel cuore della via di santa Caterina, vicino al Santa Maria della Scala e al centro storico ma con un panorama mozzafiato che si apre dalla parte opposta, sulla basilica di San Domenico.
E’ il nuovo angolo verde di Siena, gli Orti del Costone tornati a nuova vita grazie a un investimento del Ricreatorio Pio II al Costone e Curia Metropolitana con la collaborazione dell’Opera della Metropolitana di Siena e l’organizzazione di Opera – Civita Group.

Un luogo amato da generazioni di senesi, cresciuti qui tra una partita di pallacanestro o calcio e il palio dei barberi, tra i giochi e la voglia di stare insieme ma anche la spiritualità legata all’oratorio.

Un luogo che è crocevia tra attività ludica, turistica e spirituale e che rinasce oggi con la rivalorizzazione de “Gli Orti del Costone – Quando la Madre Terra genera Cultura”.

Centinaia di piante officinali sistemate dentro fioriere nate da materiali riciclati, fiori, verde e relax, spazi nursery e anche ombra e aria fresca. Tutto perfettamente sistemato al piano del giardino, adesso campo da basket, che guarda direttamente la vallata di Fontebranda.

Ecco come nasce questo “orto urbano” sul modello del giardino didattico cittadino ispirato alla sostenibilità, all’eco-compatibilità, al recupero di spazi abbandonati o dimenticati e alla condivisione dei frutti della terra. Piante assolutamente locali che collocate in strutture architettoniche semplici e pratiche, rivestono per intero lo spazio del piazzale e vengono messe a disposizione dei fruitori degli «Orti del Costone» sia dal punto di vista didattico, come percorso botanico, sia come punto di partenza per le altre attività allestite nell’oratorio.

Gli orti urbani sono realtà dove il pubblico, da quello turistico a quello locale, può socializzare trovando motivo e ispirazione dalla bellezza dei luoghi costruiti dall’uomo rispettando l’originale idea di natura/terra origine del tutto; l’orto urbano rappresenta, infatti, nella sua accezione più vasta, terreno di socialità e quindi di evoluzione culturale. Vista la suggestione del panorama, gli orti divengono anche luogo di sosta dove potersi sedere e riposare. Sono state create zone di accoglienza con ombrelloni, tavoli, sedie, servizi igienici a disposizione gratuita dei visitatori che decideranno di passare qualche ora negli orti semplicemente per una pausa nel verde o per partecipare agli eventi che saltuariamente verranno organizzati.

Senesi, turisti, gruppi parrocchiali, scuole troveranno all’interno degli Orti spazi attrezzati per partecipare a laboratori, lezioni, educational dedicati al Complesso museale del Duomo di Siena che attraverso l’Opera della Metropolitana ha partecipato alla realizzazione del progetto. In linea con le tematiche collegate all’EXPO Milano 2015, gli orti urbani sono scoperta e materia di insegnamento per le nuove generazioni che attraverso veri e propri programmi possono capire come dalla terra nasca il vero sostentamento anche intellettivo e come possano essere fonte di ispirazione per stabilire rapporti relazionali basati sulle semplici e buone abitudini con un ritorno al concetto di terra da cui scaturisce nutrimento e senso dell’origine di tutte le cose. Dalla terra l’uomo ha imparato a estrarre i frutti più buoni e sani. Con il duro lavoro che la sua cura richiede, l’orto urbano, offre i propri doni che sapientemente conservati e manipolati possono divenire «cultura della consumazione». Gli orti saranno messi a disposizione di studenti ed insegnanti per lezioni all’aperto, tornando a quando il Costone era una scuola a tutti gli effetti, o per percorsi didattici, sensoriali, olfattivi e gustativi al fine di comprendere come il prodotto della terra possa divenire anche medicamento per corpo e spirito.

 

Paolo Lazzeroni

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