Il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco sarà (dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016) anche un’occasione irripetibile per riscoprire le radici spirituali della nostra Toscana.
A prescindere dalla fede di ognuno di noi, infatti, la scelta del Pontefice di elevare chiese giubilari con porta santa in tutte le diocesi, ci dà l’opportunità di andare a visitare cattedrali e chiese che sono parte fondamentale della storia umana ed artistica delle nostre terre. Troppe volte diamo soltanto uno sguardo distratto a queste chiese ed ai luoghi in cui sorgono, forse perché abituati a tanta bellezza. E’ invece il caso di andarle a vedere proprio nell’anno in cui assumono ancora maggiore rilevanza, per ritrovare luoghi che spesso ci portiamo dentro senza averne la consapevolezza.
Il monastero di Camaldoli, il santuario di Chiusi della Verna, l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, la cattedrale di Massa Marittima, l’abbazia di Abbadia San Salvatore, la cattedrale di Volterra – per citare le più famose delle chiese giubilari – sono infatti luoghi che hanno negli occhi anche coloro che non ci sono mai stati, per averli visti in tante fotografie, una volta sui libri di scuola o di arte, oggi sui social media come Instagram o Flickr. Ma non c’è immagine pur suggestiva, insolita, filtrata o “saturata” che possa restituire la bellezza di certi luoghi e soprattutto l’atmosfera unica che si avverte non appena ci si trova faccia a faccia con queste chiese che sanno trasmettere una spiritualità molto forte.
Certo, le grandi cattedrali di Firenze, Siena, Pisa ed Arezzo – anch’esse chiese del Giubileo – magari le conosciamo meglio, ma la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Pitigliano, il Santuario della Presentazione al Monte Argentario, il duomo di San Miniato o quello di Portoferraio (unica porta santa su un’isola in Toscana) non fanno certamente parte di quello che viene chiamato l’immaginario collettivo e meritano senza dubbio un viaggio ed una visita proprio in questi dodici mesi.
E poi ci sono le chiese giubilari che (mi si perdoni l’irriverenza) sono un po’ messe in ombra da altre località o edifici religiosi, come la basilica di San Romolo a Fiesole o il duomo di Prato, cui non giova la vicinanza con Firenze oppure San Giusto a Lucca, scelta come chiesa giubilare al posto della cattedrale di San Martino.
Questa volta saranno loro, invece, le protagoniste.
Roberto Guiggiani
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