L’estate senese, e più in generale la ripartenza della nostra città, hanno simbolicamente preso il via qualche giorno fa, con l’arrivo di due bus di turisti tedeschi.
Una buona notizia, e un invito a vivere con una certa spensieratezza i mesi caldi. In effetti l’estate, per milioni di italiani, ogni anno è sinonimo non solo di vacanze, ma anche di un generale rilassamento che inizia dai ritmi della quotidianità e arriva sino all’abbigliamento: di certo, nei mesi caldi vestirsi è un’operazione più rapida, ma il dato psicologicamente rilevante è che si cercano anche capi più semplici ed economici, come se si dismettesse l’impegno solitamente profuso per scegliere la mise giusta.
Anche chi solitamente è avvezzo agli outfit più ricercati, d’estate non disdegna di farsi bastare un paio di sandali, un abito ampio e magari un cappello per proteggersi dal sole.
Un altro dato curioso e significativo riguarda collane, bracciali e anelli: persino le signore più attente a indossare i gioielli adatti a esaltare un certo outfit, durante il periodo estivo concedono volentieri il loro polso alle stringhe di cuoio vendute da un ambulante, o alle estemporanee e coloratissime creazioni di figlie e nipoti.
La sensazione è che l’estate porti con sé il desiderio di serenità e semplicità, e che l’abbandono dell’abbigliamento ricercato coincida spesso con il momentaneo allontanamento dal ruolo sociale (in primis lavorativo) che di norma si assume nei restanti mesi dell’anno.
Proprio i braccialetti più informali rinnovano ogni anno la loro massiccia presenza, soprattutto in negozi e chioschi che punteggiano le località di villeggiatura. Ai tradizionali modelli in pelle, in plastica o in fili di tessuto intrecciati, negli ultimi tempi si sono affiancati quelli autoavvolgenti in materiali sintetici, di moda tra i giovanissimi, che amano “schiaffeggiarsi” i polsi per indossarli.
Una carrellata sulla pagina che GedShop, sito web specializzato in gadget customizzati, dedica ai braccialetti personalizzati con nome ci mostra quanto sia fervida e varia l’offerta in questo senso.
In effetti, se pensiamo ai luoghi turistici, è bizzarro notare come proprio bracciali e collane con i vari nomi di battesimo stampati (o in bella mostra nel pendaglio) siano tra i più gettonati: come se in estate, altra notazione psicologica, a un minor grado di attenzione verso il proprio ruolo sociale corrispondesse una cura maggiore della propria intimità e identità.
A questa spiegazione si affianca quella per cui, spesso, in vacanza si acquista un bijou col nome per regalarlo a un proprio caro una volta rientrati.
Ultimamente la personalizzazione dei braccialetti può assolvere anche un’altra importante funzione: quella di segnalare qualche dato importante del paziente, dal gruppo sanguigno a eventuali intolleranze a medicinali o alimenti.
La bigiotteria brandizzata, se così possiamo chiamarla, è dunque una manifestazione piuttosto chiara dell’indole vacanziera: poche pretese estetiche e il desiderio giocoso e un po’ infantile di semplicità. Oltre alla volontà di mettere in evidenza la propria unicità, che se a volta è una dichiarazione di vanità, altrove risponde a necessità ben diverse, che riguardano la sicurezza e la salute.
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