L’Isola del Giglio è un piccolo comune di soli 1391 abitanti e 21, 2 km quadrati, situato in provincia di Grosseto, all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Questa località è un piccolo paradiso dal fascino primordiale dato dalla natura incontaminata. Proprio per questo, è una meta perfetta per chi vuole trascorrere una vacanza tranquilla, all’insegna dei paesaggi verdi, dei profumi del mare e dei vigneti che decorano l’isola.
Tuttavia, l’Isola del Giglio offre anche opportunità per chi ama gli sport a contatto con l’ambiente circostante come il trekking, il ciclismo, il running nella macchia mediterranea, grazie ai sentieri sul mare che si snodano per circa 60 km.
L’Isola del Giglio dista circa quattro ore da Firenze e Roma. Per raggiungere questa meta paradisiaca è necessario prendere il traghetto che parte da Porto Santo Stefano (Monte Argentario). Pertanto, prima di organizzare il viaggio, bisogna consultare sul web gli orari dei traghetti per l’isola del giglio e selezionare quello più congeniale alle proprie esigenze. La durata del viaggio è di circa un’ora.
Come fare, invece, per raggiungere il porto di imbarco? È possibile prendere un treno e raggiungere la stazione di Orbetello e poi l’autobus di linea fino alla fermata di Molo Garibaldi, o prendere un taxi. In alternativa, si può raggiungere l’imbarco con la propria auto, attraverso la tangenziale di Grosseto se si arriva da Nord oppure la Via Aurelia (o l’autostrada Roma-Fiumicino) da sud.
La frazione più vivace dell’Isola del Giglio è Giglio Porto, che si incontra appena sbarcati, con i suoi colori e l’acqua trasparente, la torre di avvistamento e tutte le botteghe colorate lungo il corso tra i locali dotati di terrazza sul mare per mangiare o gustare un cocktail in compagnia. Purtroppo, dell’antico porto Romano non rimane molto, ma nella caletta del Saraceno, sotto pochi cm di mare, è possibile ammirare i resti delle antiche peschiere romane che venivano utilizzate per allevare il pesce.
Sulla parte più alta dell’isola c’è Giglio Castello. Percorrendo la strada che dal Porto arriva al Castello, è possibile ammirare il vecchio faro risalente alla fine del ‘700 e perdersi nel borgo circondato da mura e torri ancora ad oggi ben conservate. Camminare per le strette vie di Giglio Castello permette di tornare indietro nel tempo, tra archi, scalinate e piazzette, fino a raggiungere la Chiesa San Pietro Apostolo edificata intorno al XV secolo. Quest’ultima permette di ammirare un capitello corinzio utilizzato come piedistallo per l’acquasantiera, un crocefisso in avorio del XVI secolo, un reliquiario in argento ed alcuni arredi appartenenti a Papa Innocenzo XIII.
Giglio Campese è il centro abitato più recente dell’isola, caratterizzato dalla sua pittoresca spiaggia e sviluppatosi dal 1962 a seguito della chiusura della miniera di pirite. Le attività si sono sempre concentrate attorno alla spiaggia, in modo da incentivare il turismo. Proprio per questo, ad oggi offre alberghi, case vacanza, ristoranti, bar e negozi. L’estremità nord, è ancora presidiata dalla torre risalente alla fine del XVII secolo, mentre a sud è possibile ammirare il faraglione, considerato un simbolo della zona e da sempre oggetto dell’interesse dei turisti.
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