Carla Fiorentini ci riporta nella vita e nell’antica cucina toscana con i racconti della prima metà del ‘900

Un piatto della tradizione, nel nostro caso toscana, non è solo un insieme di pietanze di cui usufruiamo per nutrirci, ma spesso è in grado di farci viaggiare nel tempo, di farci vivere scene della nostra vita e a volte anche di farci emozionare. Sono tante, le persone che di fronte ad un piatto, seppur povero, possono ritornare a vivere scene della propria vita. È quello che è accaduto a Carla Fiorentini, una maestra in pensione con la passione per la scrittura e che negli anni ha collezionato dei quaderni, in cui scriveva prose e poesie sulla vita e la cucina nelle campagne toscane tra Siena e Grosseto nella prima metà ‘900. Un semplice ricordo di vita, ma che grazie alla figlia Giulia si è trasformato in una raccolta disponibile su Amazon, dal titolo “Ricordo… i cibi della mia cucina che sapevano di terra e di gallina”.

“Queste ricette, in realtà, sono lo spunto per raccontare l’atmosfera di un tempo, le nostre tradizioni e i nostri valori – commenta Carla Fiorentini -. I racconti sono ambientati fondamentalmente in tre luoghi: il primo è Torniella, una piccola frazione di Roccastrada, poi c’è l’Abbazia di San Galgano ed il podere Le Casette nel Comune di Chiusdino. Ci sono tantissime storie, dal periodo della vendemmia alle riunioni di famiglia nella stalla durante l’inverno. Il bello della cucina dell’epoca è che seguiva una stagionalità, per cui i piatti scandivano il tempo ed è anche per questo che le scene restano nella mente”.

Quando intraprendiamo il viaggio per arrivare al mare, invece di passare dalla classica superstrada, se passeremo dalla storica strada vecchia, sarà possibile vedere tutti borghi della vecchia Toscana, che saranno capaci di farci immaginare le scene di un tempo. Un viaggio bellissimo, che consigliamo e che speriamo tutti possano vivere.