Nel ventre di Matera

“Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza”

Carlo Levi.

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In viaggio con Siena News pensando ai prossimi ponti festivi di Sant’Ansano e dell’Immacolata ha inaugurato giovedì scorso una nuova rubrica dove le esperienze di viaggio dei nostri lettori diventano consigli e suggerimenti per passare qualche giorno fuori casa. Abbiamo iniziato e completiamo oggi il nostro racconto su Matera, una città da visitare con il cuore. Iniziamo così la seconda parte del nostro viaggio nella città lucana capitale della cultura europea 2019. Settimana scorsa abbiamo provato a frenare le nostre emozioni focalizzando l’attenzione su quelli che sono i luoghi d’interesse della Città dei Sassi, ma visto l’enorme interesse dimostrato proprio dai lettori di Siena News sull’argomento, non possiamo a questo punto rinunciare all’unico modo in cui crediamo possibile raccontare questa città, dal 1993 patrimonio mondiale dell’umanità.

Mescoliamo quindi ricordi e ci accorgiamo che non è possibile descrivere un luogo come Matera se non con il cuore. Matera non è una serie di monumenti, musei, chiese e piazze. Matera è un intreccio di linee che non corrono rette, un assembramento di palazzi dai volumi contrastanti e quasi mai coerenti; è uno spazio camaleontico che modifica le proprie sembianze a seconda del cielo, regista e scenografo di un palcoscenico naturale sempre nuovo e mai scontato. Matera è una moltitudine di scorci a tratti inquietanti e decadenti, ma perfettamente curati e incredibilmente resistenti nei dettagli. Se la guardi da un qualsiasi belvedere riesci a malapena a credere che possa resistere ad un futuro prossimo, venendo immediatamente smentito da un qualsiasi ferrobattuto, piccola scultura, forte e prepotente sperone che puoi notare avventurandoti nel suo ventre.

Matera è tutto e niente, è forza e debolezza, è continua sensazione di sgretolamento tufaceo che si trasforma in dolce e allegro suono musicale che senti riecheggiare tra salite, discese, scalinate, curve a gomito, strapiombi e terrazzamenti. Matera in sintesi è la metafora della vita dell’uomo elemento naturale che emotivamente e fisicamente preferisce imporsi per poi convivere seguendo le leggi della Madre creatrice. L’atteggiamento di Matera, una delle più antiche città del mondo, è lo stesso da millenni; pone alla base di qualsiasi interazione una sorta di umiltà a tal punto consapevole da divenire guadagnata e sopportabile arroganza. Arroganza che nasce da orgoglio, senso di appartenenza, sicurezza dell’enorme valore di una terra generosa ed inimitabile.

Matera resta comunque difficile da raccontare, la purezza non si racconta, si vive lasciandosi cullare da quella sensazione di chi tocca con mano qualcosa che ha sempre creduto possibile solo nelle fiabe e che invece affacciandosi dalla terrazza di Piazza Vittorio Veneto osservando la città dei Sassi dall’alto percepisce essere vera e finalmente tangibile.

Per raggiungere Matera: in aereo da Firenze con voli lowcost e scalo a Bari, in treno da Firenze con arrivo alla stazione di Ferrandina oppure in auto (6h30m) prendendo l’A1 fino a Caianello, uscita per Benevento fino a Candela.
Per qualsiasi altra informazione non esitate a contattarci e qualora seguiste il consiglio di visitare la Lucania durante i prossimi ponti festivi non dimenticatevi di inviarci le vostre foto e le vostre considerazioni seguendo l’hashtag #inviaggioconsienanews

Katiuscia Vaselli

Nata nel cuore di Siena, giornalista e contradaiola fervente. Ora Capo-redattorice di Siena News e Presidentessa di Dinamo Digitale.

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Katiuscia Vaselli

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