Tra le conseguenze che il coronavirus ci ha lasciato per mesi, una è stata particolarmente pesante per gli appassionati di viaggi: l’impossibilità a recarsi in alcuni Paesi. L’Australia era tra questi, ma da febbraio 2022 i confini dell’isola sono nuovamente aperti e i turisti e chi viaggia per lavoro possono tornare a viaggiare verso il continente down under. Ricordiamo comunque che dal 18 Aprile possono recarsi in Australia tutti i viaggiatori che abbiano completato il ciclo vaccinale almeno 7 giorni prima della partenza e che siano in possesso di un visto valido. Vediamo come si richiede questo documento e le tempistiche per ottenerlo.
Il visto per l’Australia
Il visto Australia è obbligatorio per qualsiasi turista, da sempre. Si tratta di un documento abbastanza semplice da ottenere, che è però necessario avere prima della partenza; non è infatti possibile richiedere un visto temporaneo direttamente a bordo aereo, come avviene invece per alcune specifiche nazioni. L’intera procedura si può effettuare completamente online, cosa che ovviamente rende il tutto molto più semplice. In linea generale per ottenere un visto per l’Australia si devono attendere circa 5 giorni dopo la richiesta; il dipartimento per l’immigrazione australiano consiglia di richiedere il documento prima di prenotare il viaggio, per evitare brutte sorprese.
Che tipo di visto richiedere
Esistono due differenti tipologie di visto per i cittadini italiani ed europei che intendono raggiungere il continente australiano. Per un italiano le differenze tra il visto eVisitor e il visto ETA sono correlate quasi esclusivamente al loro costo, in quanto sotto altri punti di vista sono praticamente molto simili. Le variazioni dipendono dalla nazionalità del richiedente, perché i cittadini di alcune nazioni non possono ottenere il visto eVisitor. Quest’ultimo è anche quello meno costoso, quindi il più consigliato per i cittadini italiani. In ogni caso la procedura di richiesta del visto per l’Australia è abbastanza simile per i due diversi documenti.
Come richiederlo
Per richiedere il visto eVisitor è possibile, come abbiamo già accennato, utilizzare siti internet che offrono questo tipo di servizio. Ogni viaggiatore, minori compresi, deve essere in possesso di passaporto valido; i dati dello stesso devono essere indicati durante la richiesta. Altri dati necessari riguardano: un indirizzo email e un numero di cellulare, il luogo di residenza; tutto ciò che riguarda il viaggio, ossia la data di arrivo e la finalità del viaggio. Sul modulo online per la richiesta è necessario indicare anche le finalità del viaggio e gli eventuali fatti criminosi in cui il soggetto è stato coinvolto. Al termine della richiesta si pagano direttamente i costi connessi alla produzione del documento; per chi necessita di un visto da ottenere in modo rapido è presente un piccolo sovrapprezzo. Dopo alcuni giorni (60 minuti per le consegne urgenti) si riceve il visto, che può essere conservato in versione digitale o stampato. Ricordiamo che i soggetti che non hanno completato il ciclo vaccinale contro il Covid19 entro 7 giorni dalla partenza sono sottoposti a tampone all’arrivo.
Il viaggio in Australia
L’Australia è una Nazione molto ampia, con condizioni climatiche e regolamentazioni che possono variare enormemente da luogo a luogo. È quindi importante, anche durante il viaggio, informarsi costantemente utilizzando le fonti di informazione locali. Ad esempio questo sito offre informazioni aggiornate per quanto riguarda il clima in tutta la Nazione, consente quindi di essere aggiornati sulle piogge, sugli eventi atmosferici o sulle problematiche che possono temporaneamente fermare i voli da città a città.
Durata del visto per l’Australia
Il visto eVisitor ha una durata totale di 12 mesi, che si misurano dal momento in cui il documento è stato concesso e inviato al richiedente. Durante i 12 mesi è possibile effettuare più soggiorni in Australia, ognuno dei quali non può essere più lungo di 3 mesi. Questo tipo di visto può essere utilizzato per turismo o anche per studio e lavoro; è però importante che eventuali corsi o viaggi lavorativi non si prolunghino oltre i 3 mesi. Se il documento scadrà durante un viaggio che si ha in programma è importante effettuare una nuova richiesta prima della partenza. I 12 mesi possono essere ridotti da una serie di eventi, ad esempio dalla scadenza del passaporto, o dal fatto che si intende svolgere in Australia un lavoro per il quale è necessario un visto apposito. In questi casi il documento si considera decaduto ed è necessario richiederne un altro.