Ci sono i Rinnovati di Siena, il teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa, il Poliziano di Montepulciano e il Ciro Pinsuti di Sinalunga tra le sessantotto strutture toscane che da oggi, dopo l’ok della Camera, sono monumenti nazionali. Dieci complessivamente i teatri della provincia che hanno ottenuto il riconoscimento che, spiega Alessandro Amorese, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo della commissione cultura e relatore della proposta di legge, “garantisce un ulteriore elemento di promozione di edifici che danno lustro al nostro patrimonio artistico nazionale, e rappresenta un’occasione di crescita e sviluppo culturali per realtà aggregative di pubblico straordinarie”. Oltre alle strutture già citate ci sono anche anche: il teatro dei Varii di Colle Val d’Elsa; gli Astrusi di Montalcino; teatro della società dei Concordi di Montepulciano; la Grancia di Montisi; il teatro del popolo di Rapolano Terme; il teatro degli Oscuri di Torrita di Siena. “La legge -continua Amorese-, fra i requisiti, prevede che siano dichiarati monumenti nazionali quei teatri la cui edificazione risalga ad almeno cento anni, la cui programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico, o che l’immobile sia stato dichiarato di interesse culturale”