A palazzo Sansedoni “L’universo femminile fra arte e interattività”

Un originalissimo e suggestivo evento frutto della collaborazione tra Università degli Studi di Siena, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, l’Interactive Institute Umeå e la Eindhoven Technical University, sarà ospitato nelle sale di Palazzo Sansedoni dal 18 giugno prossimo fino al 2 luglio. “Ballata delle donne. Emancipazione, Autodeterminazione, Violenza. Una narrazione interattiva dell’universo femminile”, questo il titolo della mostra che per sottotitolo fa riferimento a una poesia di Edoardo Sanguineti “Perché la donna non è cielo, è terra, carne di terra che non vuole guerra”.

 

La rassegna si propone, attraverso un’esperienza interattiva, come luogo di riflessione sul tema dei diritti delle donne. Il motivo ispiratore è rappresentato da tre dipinti della collezione privata della Fondazione Mps, che raffigurano tre personalità storiche: Cleopatra (Marco Pino, XVI Sec), Maria Maddalena (Rutilio Manetti XVII Sec) e Lucia da Siracusa (Maestro dell’Osservanza, XV Sec), dipinti che saranno esposti in una sala a loro dedicata.

 

Una piccola anticipazione a cui in un prossimo futuro seguirà la realizzazione di un percorso museale all’interno del palazzo di via Banchi di Sotto, sede della Fondazione, consentendo di visitarne le sale e di ammirare i capolavori in esse contenuti. Tra questi quadri e sculture della Collezione Opere d’Arte costituta e incrementata in questi anni recuperando preziose opere in qualche modo legate a Siena e al suo territorio andate disperse per il mondo nel corso di secoli.

 

La Fondazione dunque ancora una volta attraverso la sua struttura e la società Vernice Progetti Culturali (che ha come obiettivo l’organizzazione e la promozione di eventi culturali), si mette al servizio della cultura e della città avvalendosi di partner di eccellenza come l’Università di Siena, l’Interactive Institute Umeå e la Eindhoven Technical University. Con l’Università di Siena, la Fondazione Mps sta instaurando una collaborazione su più fronti, secondo un modello che sarà seguito anche nei confronti di altre istituzioni ed enti del territorio. Non solo contributi, ma sinergie in termini di conoscenze, professionalità, capacità di mettersi insieme.

 

Un primo concreto esempio è proprio la mostra che verrà inaugurata il pomeriggio del 18 giugno per poi essere aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dal giorno successivo.

Ripercorrendo la vicenda personale delle tre donne dei dipinti esposti si incentra su altrettanti temi fondamentali: l’emancipazione, l’autodeterminazione, la violenza.

 

Cleopatra, regina d’Egitto, ultima discendente in linea diretta di Alessandro Magno. Osteggiata e corteggiata dall’Impero Romano per la sua posizione e il suo potere, ma anche conosciuta per le sue doti di seduzione e la sua acuta intelligenza, Cleopatra incarna nella narrazione il tema dell’emancipazione.

 

Maria Maddalena che fu screditata agli inizi del cristianesimo, anni in cui fatti e accadimenti che la riguardavano vennero travisati per impedirle di essere ricordata come persona onesta ed essere riconosciuta come simbolo di conoscenza nei Vangeli, incarna il tema dell’autodeterminazione.

 

Lucia da Siracusa (Santa Lucia), denunciata ai generali romani e perseguitata per il suo credo religioso e per vendetta, per aver rifiutato uno spasimante, fu privata della sua volontà e dignità e poi condannata a una morte straziante e denigrante. Incarna la violenza e la tortura.

 

L’allestimento

 

Nell’installazione le rappresentazioni di questi tre dipinti fluttuano nello spazio. Montati su perni rotanti, questi frammenti resistono ai tentativi dell’osservatore di catturarli e di ricomporli in un insieme. E’ possibile così una visione completa dei dipinti solo in alcuni momenti e da specifici punti di vista nella stanza. Seguendo una particolare logica d’interazione, ciascuno dei frammenti può a volte mostrare parte del dipinto originale, altre volte visualizzare contenuti che provengono da gruppi che discutono in internet le tematiche affrontate nella mostra. Alcuni di questi elementi ruotano e il loro movimento è influenzato dalla presenza fisica degli osservatori e da quella virtuale dei gruppi di discussione online su questi temi. Un software compie un monitoraggio continuo delle notizie che riguardano i temi della violenza, emancipazione e autodeterminazione e di come questi vengono affrontati attraverso post e discussioni online. Il numero delle discussioni generate in internet è un input per l’installazione e ne determina movimento e contenuti informativi.

 

Un flusso sonoro permette all’osservatore di captare frammenti di una narrazione sussurrata che si disperde immediatamente dopo essere stata udita. I contenuti narrativi sono rappresentati da un ciclo di poesie che accompagnano l’intera esperienza e che ne costituiranno la colonna sonora.

 

La metafora di questa interazione è che ciascuno di noi può contribuire a comporre un quadro armonioso del complesso e controverso universo dei diritti delle donne, avvicinandosi a questo universo, e confrontandosi con opinioni di altre persone che discutono gli stessi temi in ogni parte del mondo.

 

La mostra

 

Fondazione Monte dei Paschi di Siena

Palazzo Sansedoni, Banchi di Sotto 34, Siena

Inaugurazione (su invito):

18 Giugno 2013 h17:30

 

Aperture successive:

19-21 Giugno h10:00-19:00

24-28 Giugno h10:00-19:00

29-30 Giugno h15:00-17:30

01-02 Luglio h10:00-13:00

http://www.balladeofwomen.org

 

Ideazione, progetto e allestimento

Patrizia Marti (project coordinator), Marcello Flores, Michele Tittarelli, Ernesto Di Iorio, Iolanda Iacono, Matteo Sirizzotti, Lorenzo Alessandro Megale – Università di Siena.

Ambra Trotto (team leader), Nigel Papworth, Jeroen Peeters, Bjorn Yttergren, Fredrik Nilbrink, Nic True, Daniel Fallman, Kent Lindbergh, Ru Zarin, Andreas Lund – Interactive Institute Umeå.

Caroline Hummels – Eindhoven Technical University

 

Testi poetici a cura di Fabio Celli

E. Sanguineti, Ballata delle donne, in Ballate 1982/89

S. Plath, Canzone della donna perduta, in Tutte le poesie – 1956 –

S. Plath, Lifting, in Tutte le poesie – 1961

W. Szymborska, La gioia di scrivere, in Uno spasso – 1967 –

W. Szymborska, Vietnam, in Uno spasso – 1967 –

W. Szymborska, Ritratto di donna, in Grande numero – 1976 –

W. Szymborska, Torture, in Gente sul ponte – 1986 –

A. Merini, Ape Regina, in Vuoto d’amore – 1987- 90

A. Rosselli, Impromptu, in Impromptu (parte 13 ) – 1981/82

A. Rosselli, A me stessa, in Palermo 1963 (Primi scritti)

M. Luzi, Le donne di Bagdad, in Appendice ‘ Sia detto ‘ – 1991 –

 

Voci – Albalisa Sampieri, Persone Libro di Siena – Associazione Donne di Carta, Dominik Legault, Emily Sample, Susan Braden, Jenny Chan Yu Ching.

 

Musica – Fabio Pianigiani

 

Registrazioni audio – Narada Studio

 

Schede e traduzioni delle opere d’arte a cura di Vernice Progetti Culturali.