Giovan Battista Piccolomini, architetto dilettante e collezionista nella Siena di Mattias de’ Medici. Ne parla la professoressa Bernardina Sani questa sera alle 20.30 alla Pinacoteca Nazionale

Nell’ambito degli “Incontri del giovedì”, la Soprintendenza BSAE di Siena e Grosseto propone un ciclo di conferenze dedicate a Mattias de’ Medici, in occasione del IV centenario dalla nascita.

Il terzo incontro “Giovan Battista Piccolomini architetto dilettante e collezionista nella Siena di Mattias de’ Medici” sarà tenuto da Bernardina Sani, giovedì 6 giugno alle ore 20:30 presso la Pinacoteca Nazionale di Siena in Via San Pietro n. 29

Il gioiello architettonico di via Sallustio Bandini (già sede delle segreterie dell’Università di Siena) è un palazzo quattrocentesco attribuito al Vecchietta, poi al Federighi e più di recente a Francesco di Giorgio Martini.

Nel Seicento, all’epoca di Mattias dei Medici, governatore di Siena, i Piccolomini che risiedevano nel palazzo adiacente, avevano collocato qui il loro museo costituito da reperti archeologici, sculture, dipinti e testimonianze della storia di Siena, frutto dell’eredità di famiglia, ma anche della passione collezionistica di Giovanni Battista Piccolomini, laureato in giurisprudenza, sposo di Virginia Chigi, nipote di Alessandro VII e architetto dilettante.

Il gioiello architettonico di via Sallustio Bandini è un  palazzo quattrocentesco attribuito  al Vecchietta, poi al Federighi e più di recente a Francesco di Giorgio Martini. Già sede delle segreterie dell’Università, è ora in attesa di vendita. Nel seicento, all’epoca di Mattias dei Medici, governatore di Siena, i Piccolomini che risiedevano nel palazzo adiacente, avevano collocato qui il loro museo costituito da reperti archeologici, sculture, dipinti e testimonianze della storia di Siena. Era  frutto dell’eredità di famiglia, ma anche della passione collezionistica di Giovanni Battista Piccolomini,  laureato in giurisprudenza, sposo di Virginia Chigi, nipote di Alessandro VII e architetto dilettante. Le fonti gli attribuiscono il palazzo adiacente a quello rinascimentale, rinnovato soprattutto nella parte retrostante adibita a giardino, autore anche della ricostruzione della Villa di Fagnano purtoppo trasformata nell’ottocento in edificio neogotico. La conferenza illustrerà i caratteri della sua collezione mettendola in rapporto con la cultura fiorentina e romana.

La conferenza illustrerà i caratteri della sua collezione mettendola in rapporto con la cultura fiorentina e romana.

Ingresso libero

Info: sbsae-si.urp@beniculturali.it; Tel 0577 41246