Il Sonar inizia il 2016 all’insegna delle chitarre. Quelle sporche e lascive del blues, però, con un tocco di solarità tipicamente italica. Stasera dalle ore 22 saliranno sul palco di Gracciano Adriano Viterbini e i The Cyborgs.
Quando si pensa al talento, alla classe, ai gusti raffinati, alla tecnica sopraffina nostrani, il nome di Adriano Viterbini è certamente uno dei primi a venire in mente. Lui e la sua chitarra rappresentano forse uno dei principali punti fermi nel mondo della musica contemporanea. Abbandonato solo per qualche mese il progetto BSB3, porta in giro il suo album solista Film-o-sound.
Le collaborazioni e l’amicizia con Bombino e l’ossessiva voglia di sperimentare nuove sonorità, hanno spinto Adriano a proporre una musica che, rispetto al passato, prende forse un po’ le distanze da quello dei grandi padri del delta, ma diventa un crocevia tra i suoni del nord e del sud del mondo, un viaggio attraverso l’Africa, il Sud America e gli States, come fosse vera e propria antropologia musicale.
Non sono da meno i Cyborgs, alfieri del nuovo blues alternativo made in Italy. Sarà proprio il duo romano a dare il via a questo incontro tra “fenomeni”, con il consueto look mascherato e quel suono istintivo, viscerale e profondo. Affondano le radici della propria ispirazione nella musica nera dagli anni ’30 ai ’60, il loro è un blues molto vicino a quello delle origini, ma riportato ai giorni nostri e modernizzato in chiave roots.
Dopo gli show dei The Cyborgs e di Adriano Viterbini ci sarà il djset di Fritz Orlowoski.
Per il 5 gennaio, invece, è pronta una serata più rock’n’roll. Hamburger e patatine, modernariato, “trucco e parrucco” e ampio spazio al workshop della scuola di musica TuballoSwing, saranno il preludio al concerto della “diva pin-up” Sue Moreno. cantante, ballerina, attrice e modella olandese, sarà supportata sul palco dagli inossidabili The Good Fellas, fiore all’occhiello e leggenda del “swing all’italiana”. La showgirl si ispira a una molteplice varietà di generi musicali e di personaggi, come Peggy Lee, Ann Margret, Julie London ed Ella Fitzgerald. È fortemente influenzata da Dean Martin, Perry Como e soprattutto da Elvis Presley. Non a caso, può vantare tra le tantissime collaborazioni artistiche della sua carriera quella con il compositore Michael Jarrett, che ha scritto per il grande The Pelvis. Addirittura nel 2011, Sue è stata in tounée con i componenti originali della band proprio del “re del rock”.