Sulla sinistra, percorrendo via Montanini verso via Camollia, si incontra la piazzetta degli Alberghi.
Il nome è chiaro: trovandosi lungo il cammino della via Francigena, fin dal Medioevo, in questa piazzetta si trovavano vari luoghi di sosta (privati e a pagamento) per coloro che dovevano soggiornare nella nostra città.
Nei pressi dei questo slargo, infatti sono documentate alcune tra le più note osterie e locande di Siena: quella del Sole, della Corona, del Leone, della Serena, dell’Oca, del “Camello” e di San Marco.
Sappiamo, del resto, da un censimento del 1288, che nei soli Terzi di San Martino e Camollia si localizzavano circa novanta strutture ricettive, come le chiameremmo oggi.
Tra l’altro, questo slargo interno a via Montanini era anche il luogo di sosta e di fermata delle diligenze e delle vetture postali, nonchè dei cavalli e delle carozze degli ospiti dell’albergo (era dotato di stalle, elemento fondamentale per chi viaggiava e condizione che indicava un albergo di buon rango).
Un’ultima curiosità: nel novembre del 1580, l’albergo di questa piazzetta, il Corona, ospitò Michel de Montaigne che racconta l’esperienza senese nel suo libro “Viaggio in Italia“. Scrive che l’albergo andava anche abbastanza bene ma si lamenta del fatto che era senza vetri e senza imposte.
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