Ripartito, e imitato in altre città, il corso per la cura e gestione del cavallo

È iniziato il secondo anno del corso per l’educazione, la cura e la gestione a terra del cavallo. L’intuizione di un anno fa si è rivelata azzeccata, tanto che l’esempio scolastico senese è stato preso a modello in altre realtà. Il corso, che è nato nell’istituto agrario Bettino Ricasoli di Siena, dove quest’anno viene replicato, verrà infatti realizzato anche in altri istituti agrari italiani, come ad esempio a Pisa, a Carbonia e a Bagnoregio.

Si tratta di una grossa e indubbia soddisfazione per chi ha avuto questa idea, la dimostrazione che il corso ha funzionato. La bontà dell’iniziativa si percepisce anche dalla soddisfazione con la quale vivono questo percorso i giovani dell’istituto Ricasoli: possono parteciparvi gli studenti delle classi terze, quarte e quinte dell’istituto agrario Siena. Il corso si suddivide in una parte teorica e una pratica: entrambe sono ripartite ieri per quel che concerne il secondo anno dell’iniziativa. I giovani imparano come si vive e come si lavora nel mondo del cavallo. Al termine dei tre anni del corso, e quindi alla fine del percorso scolastico al Ricasoli, ai ragazzi sarà rilasciato un certificato che sarà riconosciuto e avrà validità in tutta Europa. Perché quel che fanno e ciò che imparano può non rimanere solamente una passione di queste ragazze e di questi ragazzi. L’auspicio, e l’obiettivo, è che possano poi trovare un lavoro e un’occupazione nel settore grazie anche alle competenze che hanno acquisito.

Il settore, come ribadisce l’ideatore dell’iniziativa Massimiliano Ermini sin dallo scorso anno, è molto ampio e in esso c’è tanta richiesta di lavoro. Per i giovani, dunque, ci sono ampie possibilità occupazionali; ma per essere impiegati occorre che abbiano una formazione e una preparazione adatte.