Il 10 Agosto 1934 nasce Rosanna Bonelli conosciuta da tutti a Siena come Rompicollo. Donna eclettica, talentuosa, forte, speciale. Studia a Firenze e a Venezia, dove frequenta i conservatori musicali ed inizia a comporre musiche per bambini, mente con il teatro della Fiaba ottiene diversi successi come compositrice e come direttrice d’orchestra. Dipinge con maestria per tutta la vita: fa numerose mostre e i contradaioli fanno a gara per avere uno dei suoi fazzoletti dipinti a mano, siglati con la sua firma, una testa di cavallo. Perché il cavallo sarà la vera passione della sua vita. Figlia del grande scrittore Luigi Bonelli, autore tra l’altro dell’operetta “Rompicollo”, Rosanna sogna di montare sul tufo di Piazza come la protagonista di suo padre. Nel frattempo frequenta la scuola di equitazione di Firenze, prende parte a numerosi concorsi ippici ed è una delle poche donne in Italia a correre negli ippodromi. Nell’estate del 1957 si trova a Merano per disputare il Cross Country e quando torna a Siena per il Palio di luglio stanno girando il film “La ragazza del Palio” per la regia di Luigi Zampa, con Vittorio Gassman e Diana Dors. Nell’Entrone ci sono i fantini scritturati dalla produzione del film e Rosanna d’accordo con Ganascia riesce, con uno stratagemma, a montare a cavallo e a fare due giri di Piazza. Il caso vuole che la controfigura della Dors cada e si faccia male, così Rosanna ottiene la parte. Ma l’idea fissa di Rosanna è correre il Palio vero, così prova a chiedere a suo zio Umberto Bonelli, capitano della della Selva, di poter montare, ma trova un netto rifiuto (lo zio teme anche per la sua incolumità, non solo per strategia paliesca) e così correrà il Palio dell’Assunta del 1957 per la Nobile contrada dell’Aquila con il nome di “Diavola”, anche se per tutti sarà sempre e solo “Rompicollo”, come la protagonista dell’operetta paterna. Vince due prove ma durante la Carriera cade. Tuttavia ha ormai ha segnato la storia: dopo la leggendaria Virginia Tacci, la giovinetta quattordicenne che il 15 agosto 1581 corse un Palio “alla lunga” per la contrada del Drago, è l’unica donna ad aver corso il Palio di Siena. Perfino “La Domenica del Corriere” le dedica una copertina e i giornali di tutto il mondo (anche il Daily American) parlano di questa “impresa”. Nel 1963 sposa il Generale di Cavalleria Giulio Cesare Flamini e ha due figli: Francesco Flamini e Chiara. Tra i moltissimi riconoscimenti Rosanna figura nel Dizionario delle “Grandi figure femminili italiane” pubblicato da Historia, del febbraio 1971, e nell’Agosto del 1999 il Comune di Siena le assegna la “Medaglia d’Oro” di civico riconoscimento. Difficile sintetizzare la vita di Rosanna Bonelli, una donna eccezionale, che ancora oggi, se la incontri per strada, si ferma a salutare col suo sorriso unico e a parlare: di Palio, del suo adorato nipotino o della sua amata Siena.
Maura Martellucci
Roberto Cresti