A Siena l’accordo che cambia il mercato della Gdo nel centro Italia: Etruria Retail sposa GMF srl. Fatturato stimato di un miliardo e radici sul territorio

In dote ci sono oltre 400 punti vendita e 12 Cash & Carry, le promesse sono quelle di consolidare una una presenza già radicata e capillare nel Centro Italia per superare un miliardo di fatturato, aumentare posti di lavoro senza perdere di vista i valori di entrambe le parti: i territori. E, con i territori, le persone. L’accordo siglato tra Etruria Retail e GMF srl società del Gruppo Unicomm, parte da Siena e segna così l’avvio di un nuovo percorso commerciale nelle regioni Umbria, Lazio, Toscana e Marche. I negozi affiliati Etruria Retail avranno, a partire da gennaio 2026, le insegne Famila e A&O, con il prodotto a marchio Selex.

Nonostante tutto spinga oltre, si può dunque continuare a investire in Italia…

“Rimanere e investire in Italia, nel lungo periodo, può portare benefici. Siamo stati i primi a firmare un contratto di master franchising nel settore alimentare in Italia, allora con i gruppi francesi. Successivamente abbiamo rinnovato con Carrefour, che però oggi lascia il mercato italiano: un segnale chiaro per dirci che non va più bene la collaborazione internazionale. Ritorniamo quindi sul piano locale, con un’azienda italiana, rappresentando però sempre tutta la nostra importanza sul territorio e la nostra cultura territoriale, la nostra cultura di insieme di produttori locali e di prodotti locali. Non cambieremo il modo di stare sul mercato che abbiamo da sempre, peraltro” commenta l’amministratore delegato di Etruria Retail, Graziano Costantini (nella foto di copertina), che continua: “Costruiremo insieme un percorso con prospettive strategiche rilevanti. Siamo usciti dall’epoca del master franchising con i gruppi francesi: non per nostra volontà, ma perché entrambi sono usciti dal mercato italiano. Probabilmente era anche giunta al termine quella fase, quel tipo di interesse. Oggi puntiamo a un traguardo più ambizioso, e consideriamo questo un momento storico, un passaggio verso un futuro più lungo e solido rispetto alle esperienze precedenti.

Una scelta in controtendenza rispetto a un mercato sempre più sospeso nel web e nell’online..

“La nostra presenza territoriale è sempre stata forte: fa parte della nostra cultura e della nostra etica, e continueremo a coltivarla. Essere locali non significa chiudersi alle innovazioni: e-commerce, distribuzione evolutiva, intelligenza artificiale… siamo pronti ad accoglierle tutte, restando radicati nel territorio. Siamo presenti da oltre sessant’anni e abbiamo maturato varie esperienze di partnership nel mondo della distribuzione, sia associativa che in master franchising. Oggi affrontiamo una nuova sfida con un partner importante a livello nazionale, con l’obiettivo di costruire un progetto duraturo, che ci veda protagonisti”.

E mentre il carrello della spesa vive di tagli e sofferenze, c’è un’idea che le aziende mettono sul tavolo per garantire qualità di prodotti e servizi al pubblico…

“La sinergia con GMF nasce anche dalla volontà di garantire convenienza ai clienti – risponde Luca Migliolaro (nella foto, sotto), direttore generale di Etruria Retail. Entrare nella più grande centrale europea di acquisti significa avere un potere negoziale maggiore con la grande industria, offrendo prezzi competitivi sulle grandi marche. Allo stesso tempo, intendiamo valorizzare i rapporti diretti con produttori e allevatori locali, puntando sulla filiera corta e sui prodotti a chilometro zero. È un connubio che unisce vantaggi economici e identità territoriale”.

Un’operazione strategica e con un fatturato stimato di un miliardo…

“La nuova realtà stima, per il 2026, un fatturato complessivo di circa un miliardo di euro e ambisce a presidiare con forza il mercato della grande distribuzione organizzata nell’Italia Centrale. L’intesa punta a generare ricadute positive per l’intero ecosistema economico di riferimento, creando nuove opportunità di crescita condivisa per soci, clienti, fornitori e dipendenti. Nessun posto di lavoro è a rischio: l’obiettivo, al contrario, è rafforzare le competenze presenti nelle due aziende, promuovendo un percorso di sviluppo che valorizzi l’esperienza e la professionalità delle persone. Noi siamo una cooperativa – aggiunge  con circa un centinaio di imprenditori, tutti riconosciuti e radicati nei paesi in cui vivono, non solo per l’attività commerciale, ma anche per il legame con istituzioni, associazioni e territorio. Etruria ha mantenuto la gestione locale nelle aree in cui è cresciuta, convinta che i rapporti vadano costruiti sul territorio, pur ottimizzando i costi in modo centralizzato. Questa integrazione tra due realtà attente al locale – dagli imprenditori alle associazioni, dai sindaci alle comunità – è il cuore della nuova alleanza.

 

Katiuscia Vaselli