Banca Monte dei Paschi di Siena
• Economia reale: negli Usa l’attenzione rimane sul fiscal cliff, con i democratici e i repubblicani che cercano un’intesa, mentre sul fronte macro arrivano notizie contrastanti. L’indice Ism manifatturiero di novembre (sceso a 49,5 punti dai 51,7) è tornato nella zona che segnala una possibile contrazione. Il dato preliminare di dicembre sulla fiducia dei consumatori rilevata dall’Università del Michigan registra un brusco calo a 74,5 punti dagli 82,7. Buone notizie, invece arrivano dal mercato del lavoro, con il report occupazionale migliore del previsto; il dipartimento del lavoro ha segnalato che il temuto impatto dell’uragano Sandy è stato sostanzialmente marginale: a novembre sono stati creati 146.000 posti di lavoro nei settori non agricoli, contrariamente alle attese di ribasso, ed il tasso di disoccupazione è sceso al 7,7% dal 7,9%; nella scorsa settimana le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione calano a 370.000 unità. In Area Euro i dati macro confermano la contrazione in atto, con la lettura preliminare sul Pil del III trimestre al -0,6% a/a. La Bce ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita nel 2013 (il Pil viene stimato a -0,3%). La lettura finale di novembre sul Pmi manifatturiero conferma i 46,2 punti, mentre l’indice Composite sale a 46,5 punti. Le vendite al dettaglio di ottobre flettono più del previsto (-3,6% a/a da -1,6% di settembre). In Germania a novembre invariato il dato preliminare sul Pmi manifatturiero (a 46,8 punti), in rialzo invece il comparto servizi a 49,7 punti dai 48. La produzione industriale di ottobre flette più del previsto (-3,7% a/a). In Italia, calano a novembre sia il PMI manifatturiero (a 45,1 punti) che quello servizi (a 44,6 punti).
• Tassi di interesse: negli Usa tassi poco mossi su tutta la curva con lo spread 2-10Y a 138 pb. In Area Euro, tassi in calo con lo spread 2-10Y a 137 pb. La Bce nell’ultima riunione ha confermato il tasso di riferimento allo 0,75%, pur discutendo di una possibile riduzione del costo del denaro nel breve. Lo spread Italia-Germania è risalito in prossimità dei 330 pb in scia all’escalation della crisi politica italiana. Sul monetario stabile l’Euribor a 3 mesi, che venerdì scorso fissava lo 0,187.
• Valute: il cross €/$ ritorna sotto area 1,30. La moneta unica si è deprezzata nei confronti delle principali valute mondiali, dopo l’annuncio della Bce di una possibile ripresa solo a fine 2013.
• Materie prime: calo generalizzato per tutte le commodity; positiva solo la soia.
• Borse: settimana mista per i listini azionari mondiali, negativi quelli italiani e spagnoli. In sostanziale progresso lo Stoxx600 con i settori risultati quasi tutti positivi tranne gli energetici e le utility.