Apre positiva anche Wall Street in attesa dell’esito della riunione della Fed (domani) e dei colloqui tra il presidente Obama e il presidente della Camera dei Rappresentanti Boehner per evitare l’incombente fiscal cliff; a tal proposito il Wall Street Journal ha rivelato che le negoziazioni hanno visto un significativo miglioramento negli ultimi giorni. Tra i pochi dati macro di oggi peggiora meno del previsto il deficit della bilancia commerciale di ottobre, a -$42,2 Mld da -$40,3 Mld del mese precedente.
Misti i listini asiatici. Poco mossa Tokyo (-0,09%). Sale Hong Kong (+0,21%) in controtendenza Shanghai (-0,44%). Positiva Sidney (+0,40%).
Sul mercato monetario scendono i tassi Euribor su tutte le scadenze tranne su quella a 1M che fissa allo 0,11%; il tasso a 3M fissa allo 0,18% e il tasso a 6M fissa lo 0,3%. I tassi Libor flettono su tutte le scadenze. Il tasso overnight Eonia venerdì fissava, lo 0,069%. La Banca centrale indonesiana mantiene invariato il costo del denaro al 5,75%.
Salgono i rendimenti europei e statunitensi su tutta la curva. In forte ribasso gli yield italiani con il decennale che scende al 4,72% e lo spread Btp10Y-Bund che si attesta a 340 punti base. Il Tesoro spagnolo ha collocato €2,38 Mld di titoli di Stato a 12 mesi e €1,5 Mld di titoli a 18 mesi, con rendimenti in calo, rispettivamente al 2,55% dal 2,79% sull’asta a 12 mesi e al 2,77% dal 3,03% su quella a 18 mesi. In Grecia sono stati emessi €2,76 Mld di titoli di Stato a 4 settimane con rendimenti in leggero rialzo, al 3,99% dal 3,95, e €1,62 Mld di titoli a 26 settimane con rendimenti in leggero calo, al 4,38% dal 4,41%. Giornata di asta anche in Belgio, dove sono stati collocati €210 Mln di titoli di Stato a 3 mesi e €1Mld di titoli a 12 mesi; rendimenti negativi (a -0,0039%) sono stati registrati per la prima volta sull’asta a 12 mesi. In ribasso gli spread dei periferici tranne quello irlandese. Flettono i CDS a 5Y tranne quello irlandese.
L’euro si apprezza nei confronti delle principali controparti; il cross €/$ sfiora quota 1,3.
Negative le principali commodities tranne il prezzo del petrolio WTI (stabile) e del brent (+0, %). In ribasso il gas naturale (-1,6%) e il frumento (-2,7%). Poco mosso il rame (-0,5%). L’oro scambia a 1707,9 $ l’oncia.
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