Per la Fortezza è tutto da rifare, ormai la notizia è nota e la volontà dell’amministrazione comunale è di presentare il bando per la gestione dei bastioni della Fortezza entro il 20 febbraio. Giovedì prossimo ci dovrebbe essere il passaggio in giunta, quindi il giorno successivo quello in Consiglio comunale.
L’obiettivo è lasciarsi subito alle spalle l’estemporanea sulla manifestazione di interesse e dare concretezza all’operazione di rilancio della struttura medicea. Va da sé che poi servirà un seconda tappa per la gestione estiva della Fortezza. Restando al presente, la procedura si sarebbe incagliata nella parte relativa alla licenza per la somministrazione. Con la precedente modalità di aggiudicazione si sarebbero creati squilibri tra i partecipanti e come ha evidenziato Palazzo Pubblico in una nota, “per alcuni operatori potrebbe essere risultata scoraggiante la stessa localizzazione dell’attività all’interno delle aree di interesse del territorio comunale nella zona 2, che al momento non consente aperture di nuove attività produttive”.
Da qui la decisione di fare un passo indietro, nonostante da più di 20 giorni sia scaduto il termine per aderire. Una mossa che tuttavia non ha stupito le categorie. “No, non siamo sorpresi. Sapevamo della volontà di farci qualche cosa di nuovo e di rendere vivo quello spazio”, sottolinea Monica Ciacci, responsabile sede Confesercenti di Siena. Le associazioni, per altro, sono state contattate dal Comune proprio in merito alla somministrazione.
“Prima c’era la licenza, poi è stata tolta – – prosegue Ciacci -. Questo comportava la necessità di acquistarla da parte di un potenziale investitore interessato ai bastioni. Tutto ciò può avere scoraggiato una partecipazione numerosa”. Per ovviare a questo problema le categorie hanno proposto un’alternativa: “Noi abbiamo chiesto di mettere una zona 2 bis, come quella che c’è al Santa Maria della Scala. In pratica la licenza è legata al luogo fisico e non può essere trasferita. Vediamo se l’amministrazione prende in considerazione questa proposta”.
Il primo passo verso quello che Ciacci ritiene un punto d’approdo fondamentale: “In Fortezza devono essere organizzati eventi di qualsiasi genere e va tenuta viva”.
Se la disorganizzazione è un aspetto peculiare della vicenda, per Confesercenti il neo è nella comunicazione: “Premesso che come categorie noi non c’entriamo niente con il ritiro della manifestazione, abbiamo fatto notare all’amministrazione che non era stata pubblicizzata bene. Serve una comunicazione diversa, estendendola anche a livello nazionale, per avere maggiore interesse”. Nel mirino però sono finiti i mezzi di informazione.