Intesa, fronte compatto dei sindaci per avere garanzie. Ma il cammino è con Estra

Si sta cercando di rimettere il coperchio sul vaso di pandora dopo le uscite, nei giorni scorsi, che avevano destato non poca preoccupazione sul fronte dell’ingresso nella Multiutility toscana da parte di Estra (di cui fa parte Intesa): un intervento politico prima, l’intervista del presidente di Intesa Andrea Rossi al nostro giornale poi, avevano concentrato l’attenzione sulle operazioni di ingresso nella multiservizi regionale che marcia di gran carriera prediligendo in maniera evidente l’area fiorentina-pistoiese a quella della Toscana del sud.

Così, poco prima del cda di Intesa convocato per oggi, si è riunito il comitato ristretto dei sindaci dei Comuni soci di Intesa e il messaggio è stato chiaro: nessun dietro front, avanti nel percorso per non perdere alcun diritto (un eventuale recesso metterebbe totalmente da parte Intesa lasciandola fuori dai giochi, ndr) e con la ferma volontà di tutelare e valorizzare dipendenti e territorio. Questo hanno chiesto i sindaci al consiglio d’amministrazione della società partecipata dai Comuni senesi, aretini e grossetani. Il comitato ristretto formato dai primi cittadini di Siena, Poggibonsi, Monteroni d’Arbia, San Quirico d’Orcia, Castelnuovo Berardenga, Sovicille, Terranuova Bracciolini, Abbadia San Salvatore e Monte Argentario hanno espresso una posizione unanime. Ad incidere sulla decisione è stata come già detto la mancanza di certezze che avrebbe comportato un’eventuale recessione,  perché al territorio non sarebbe più stato permesso di discutere poi eventualmente sui patti parasociali e nemmeno di poter dire qualcosa sul futuro dei duecento dipendenti che la holding occupa in provincia. Il cda di Intesa, dopo aver ricevuto la comunicazione dei sindaci, ha scelto di aggiornare la seduta odierna a domani mattina.

Come la mitologia greca ci narra da sempre, sul fondo del vaso di Pandora rimase solo la speranza. Ci auguriamo che stavolta ci siano anche il coraggio e la responsabilità. Il fronte dei sindaci è comune, lo sia fino in fondo

Katiuscia Vaselli