La Fises nel 2015 ha speso più di due milioni di euro su 49 start up. E’ quello che emerge dal bilancio approvato questa mattina dai soci. La Finanziaria Senese di sviluppo chiude il 2015 con 236 mila euro utile netto, pur continuando la strategia di svalutazione dei crediti deteriorati. Nel corso dell’anno passato per la prima volta Fises ha svolto il proprio ruolo istituzionale anche al fianco di altri Istituti di credito, come Chianti Banca, Banca Cras e Banca Monte dei Paschi di Siena, attraverso convenzioni operative sul territorio.
Le imprese locali che hanno ottenuto un finanziamento da Fises sono state oltre 180, per un totale di oltre 8 milioni di Euro. Tra queste, 49 sono state le nuove attività – con un valore di 2.008.000 euro erogati in totale – per la maggior parte a valere sul plafond riservato all’imprenditoria giovanile e femminile a cui Fises riserva tassi ancora migliori rispetto a quelli ordinari. Importante anche il lavoro svolto per le liquidità aziendali, che nel 2015 sono state 120 per un totale di 4.389.000 Euro. Fises ha poi accordato 22 interventi di finanza straordinaria ( per 1.910.000 Euro), 3 interventi di capitalizzazione e 4 finanziamenti per investimento.
Durante i primi tre mesi del 2016 Fises ha deliberato 55 pratiche per un importo totale di 2.695.000. 23 sono le pratiche complessive per nuove attività per un importo complessivo di 990.000 euro. I contratti perfezionati, cioè già portati a termine, sono 58 per un importo complessivo di 2.380.000 euro, di cui di cui a favore di nuove attività 19 per un importo totale di 600.000 euro. Entrando nel dettaglio, 9 sono le pratiche deliberate nel contesto delle attività ordinarie per un importo di 905mila euro. Sul plafond Imprenditoria Giovanile e Femminile sono state 21 le pratiche, di cui 19 per nuove attività per un valore complessivo di 925mila euro, 865mila per nuove attività. Le pratiche deliberate sul plafond Piccole Operazioni di Liquidità sono state 25, di cui 4 per nuove attività per un totale di 865mila euro, di cui 125mila per nuove attività.
«Continuiamo a svolgere la nostra funzione a tutela delle imprese del territorio cercando di sostenere i segnali di ripresa e l’avvio di nuove attività – ha detto Stefano Bernardini, presidente della Finanziaria Senese di Sviluppo – Purtroppo una vera e propria inversione di tendenza dalla crisi ancora non la vediamo, i segnali di ripresa sono marginali. In questo senso il Consiglio di Amministrazione della Finanziaria Senese di Sviluppo ha messo a diposizione 15 milioni di euro per fare fronte alle conseguenze della crisi ancora in atto come plafond per il 2016. Ma non solo. Per essere sempre più al fianco delle aziende, Fises ha anche approvato recentemente una nuova riduzione degli spread per le imprese giovanili e femminili e, quindi, un abbassamento dei tassi di interesse applicati ai finanziamenti».
«Nel corso del 2015 – ha continuato Bernardini – abbiamo osservato un leggero calo sull’operatività dovuto al fatto che anche le banche hanno iniziato nuovamente a fare finanziamenti grazie alle risorse erogate dalla BCE a costo zero. Già in questo inizio 2016, però, le pratiche stanno crescendo. Come sempre prestiamo attenzione massima all’ imprenditoria giovanile e femminile. La nota dolente, se vogliamo vederla, é che mentre ci sono tante richieste per nuove attività, mancano le aziende che vogliono investire sulla attività già avviata, un sintomo di poca fiducia da parte degli imprenditori verso la condizione economica attuale».
«Il Comune di Siena esprime soddisfazione – ha fatto notare Fulvio Mancuso, vice sindaco del Comune di Siena – Fises anche nei momenti più duri della crisi economica e della stretta creditizia globale e locale ha rappresentato uno dei non molti punti di riferimento per le aziende del territorio. Fin dal 2009 la Finziaria ha peraltro fortemente ricalibrato le proprie strategie di impieghi e di politica di bilancio puntando ad un equilibrio virtuoso tra sostegno dello sviluppo del territorio e sostenibilità prospettica della propria attività».
«Accogliamo con piacere il ritorno all’utile di Fises che rappresenta una misura della corretta gestione, anche se ci interessa di più l’operato della Finanziaria che anche nel 2015 si è confermata a fianco delle aziende senesi – ha osservato Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Siena – Quello che un po’ ci preoccupa sono i segnali che arrivano da parte del mondo economico. In questa fase abbiamo registrato un numero di investimenti inferiori ed anche le richieste di finanziamento nel 2015 sono calate. Come Camera di Commercio ci stiamo interrogando su come essere più dinamici e intercettare al meglio le esigenze del territorio e nel futuro anche Fises potrà cercare forme nuove per attrarre e interessare la nuova richiesta di credito».