Weekly Economic Outlook del 12 Marzo 2012

• Economia reale: negli Usa, in rialzo a febbraio l’ISM non manifatturiero a 57,3 punti; tuttavia a gennaio flettono gli ordini di fabbrica (-1% m/m da 1,4%). Peggiora il deficit della bilancia commerciale ($52,6 Mld a febbraio). Contrastata la ripresa del mercato del lavoro con le richieste di sussidi di disoccupazione in rialzo a 362mila unità la scorsa settimana, mentre decelera, ma meno del temuto, il numero di occupati nei settori non agricoli di febbraio (227mila unità) e resta invariata la disoccupazione (all’8,3% come a gennaio). In area Euro, al palo le vendite al dettaglio di gennaio (0% a/a). In flessione il Pil europeo nel 4Q (-0,3% t/t) mentre resta invariato il dato sulla crescita tendenziale (+0,7% a/a). In Germania a gennaio in forte ribasso gli ordini all’industria (-4,9% a/a dallo 0%); nello stesso mese però sorprende positivamente la produzione industriale (1,8% a/a da 1,3%) e avanzano le esportazioni (2,3% m/m da -4,4%). L’inflazione di febbraio si attesta al 2,3%. In Italia, il PMI servizi di febbraio risulta a 44,1 punti ancora sotto la soglia che segnala contrazione. In calo la produzione industriale di gennaio (-5% a/a da – 1,8%) ai minimi da fine 2009. Rallentano i prezzi alla produzione (3,4% a/a a gennaio da 3,9%).

• Tassi di interesse: negli Usa tassi di mercato in rialzo su tutta la curva con lo spread 2-10Y a 171bp. In area Euro, rendimenti tedeschi poco mossi sul breve e in lieve flessione sul medio-lungo periodo con lo spread 2-10Y a 163pb. Lo spread Italia-Germania si attesta in area 300bp. Sul monetario in calo l’Euribor a 3 mesi, che venerdì scorso fissava lo 0,894% ai minimi da ottobre 2010.

• Valute: il cross €/$ si conferma in area 1,32, ma flette a 1,31 nella seduta di venerdì dopo i dati sul mercato del lavoro USA. La Bce e la Boe hanno lasciato invariati i tassi di riferimento con Draghi che ha dichiarato che persistono i rischi di un rallentamento della crescita e di persistenti tensioni sui prezzi. In deprezzamento lo ¥ vs € e $.

• Materie prime: settimana in ribasso per le materie prime. Guidano i rialzi il cacao,
il gasolio e gasolio per riscaldamento. Tra i peggiori il gas naturale, il caffè e lo
zucchero. Deboli gli industriali; misti gli agricoli.
• Borse: negative le borse asiatiche; bene il listino giapponese ai massimi da 7 mesi. Si mantengono sui massimi i listini americani; male gli emergenti e le borse europee. Tra i settori, negative le risorse di base e i bancari. Tra i migliori food & beverage e real estate.