Antimafia, scattano i primi provvedimenti di collaborazione preventiva in provincia di Siena

La Prefettura di Siena ha emesso per due aziende edili della provincia due provvedimenti non interdittivi di collaborazione preventiva. La formula è quella dell’articolo 94 bis del codice Antimafia.

Sono i primi atti di questo tipo emessi dall’Ufficio del Governo per questo territorio.

Ad annunciarlo ai giornalisti è il prefetto di Siena Matilde Pirrera, che è intervenuta per la giornata della trasparenza che l’Università di Siena ha organizzato oggi e che ha visto la partecipazione dei vertici dell’ateneo, di pubblici ministeri e di membri delle forze dell’ordine locali e nazionali.

“Prevediamo una collaborazione con imprese che hanno avuto collegamenti con la criminalità organizzata ma che si presuppone che possano essere inserite nuovamente nel mercato del lavoro – ha detto Pirrera – . Il nostro ruolo? Abbiamo operato una serie di prescrizioni e nominato due amministratori giudiziali che avranno il compito di occuparsi di queste due aziende confiscate”.

Nel suo discorso di fronte alla platea di presenti in rettorato il Prefetto ha fatto un ampio excursus sulle misure di potenziamento dei gruppi interforze antimafia che sono previste dal decreto del Ministero dell’Interno del 2 ottobre 2023. Ed ha parlato poi della politica di polizia di prevenzione fatta contro la criminalità organizzata.

“Di recente non abbiamo firmato un protocollo con un azienda di trasporti locale che era stata raggiunta da un’ordinanza di cautela” , ha aggiunto Pirrera mentre trattava l’argomento, non approfondendo però questa materia specifica con i giornalisti.

Spazio infine al dossier dei migranti presenti in provincia. Va avanti la collaborazione tra Caritas e Prefettura. E Pirrera ha comunicato che sono state accettate di recente altre otto persone nei Cas.

MC