
Le Fondazioni d’origine bancaria possono “essere il pivot per affrontare le grandi complessità” presenti nella società italiana. Lo sostiene il presidente di Acri Giovanni Azzone nel suo intervento nell’ambito dell’iniziativa che apre le celebrazioni per i trent’anni di Fondazione Mps e che si tiene a Siena. Azzone ha evidenziato “le crescenti e complesse sfide” per le comunità locali: “Un territorio senza coesione sociale è meno attrattivo”, ha puntualizzato. “Siamo soggetti capaci di parlare linguaggi diversi: con le imprese, la pubblica amministrazione, il terzo settore – ha aggiunto – . Siamo soggetti di prossimità, capaci di affrontare i problemi dei singoli. Ma dentro Acri siamo soggetti capaci di affrontare le sfide a livello nazionale”. “Oggi le fondazioni hanno ridimensionato il legame con le banche conferitarie anche per effetto delle trasformazioni del sistema bancario. È emersa così una nuova consapevolezza: il nostro ruolo va calibrato sui bisogni reali delle comunità – ha evidenziato il presidente di Fondazione Monte dei Paschi Carlo Rossi – .I nostri interventi si fondano sulla progettazione e sul cofinanziamento, per accrescere quel capitale umano di cui oggi vi è grande necessità. A FMps sta a cuore che il tessuto sociale cresca, perché da lì nascono collaborazioni e percorsi di sviluppo condivisi con la comunità”. Per il sindaco di Siena Nicoletta Fabio Fondazione Monte dei Paschi “è un motore propulsivo dell’economia cittadina e un riferimento culturale” ed è ancora “patrimonio di tutti noi. È parte viva del tessuto civile e sociale, e continuerà a esserlo se camminerà insieme alla città, ascoltandola, sostenendola e accompagnandola nel futuro”. “La Provincia intende rafforzare la collaborazione con FMps per realizzare progetti strategici, capaci di rispondere alle mutate necessità del territorio”, ha concluso la presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti.