Segnatevi questa data: 17 aprile 2025. Il d-day di Banca Monte dei Paschi di Siena comincia alle 15,25 di oggi pomeriggio quando l’assemblea straordinaria degli azionisti si chiude tra gli applausi dando il via libera all’aumento di capitale per l’offerta di pubblico scambio su Mediobanca.
A dire sì l’86,48% di quel 73,59% di capitale presente alla votazione. Contrario invece l’11,81%.
Via libera dunque all’aumento di capitale per l’offerta di pubblico scambio su Mediobanca. La ricapitalizzazione sarà da compiere entro il 31 dicembre 2025 “in una o più volte in via scindibile, per un importo complessivo massimo di 13 miliardi”. Il capitale presente alla votazione era pari al 73,59%. Il via libera è arrivato con l’86,48% dei favorevoli ed è stato accolto dagli applausi dei soci. I contrari sono l’11,81%. “Il momento è importante per chi ci ha creduto, per chi è andato avanti e per la storia di Monte dei Paschi”, ha osservato il presidente di Rocca Salimbeni Nicola Maione, dopo che è stato reso l’esito di un voto, riscuotendo gli applausi, in piedi, degli azionisti. Su Piazzetta Cuccia “per concordare bisogna essere in due, abbiamo cercato sempre di trasmettere messaggi positivi, anche oggi siamo disponibili a concordate, capisco che sia l’ideale. La nostra volontà è fare le cose sempre in maniera non ostile”. A dirlo è l’ad di Rocca Salimbeni Luigi Lovaglio, che ha risposto ai soci. L’operazione, aveva detto precedentemente, considerando tutte le autorizzazioni da definire, potrebbe andare in porto tra “giugno e luglio”. Per Lovaglio l’ops è “non convenzionale” ed “unica” e “crea valore per il Paese. L’operazione è fuori dagli schemi”. Ed ancora: “vogliamo preservare ed amplificare i valori di entrambi i brand. Sarebbe molto importante ampliarli”. L’ops, ha aggiunto, è propedeutica “affinché Mps possa giocare come protagonista” sul mercato. “Fare questa operazione è garantire non solo futuro Mps, ma anche nel futuro nel medio termini”, ha concluso. “L’ops porterà beneficio all’andamento del sistema economico del Paese”, la chiosa di Maione. L’assemblea si è conclusa alle 15.25.
Da quando BMps ha lanciato l’ops su Mediobanca, si era parlato di prove di “resurrezione” e alla vigilia di Pasqua mai paragone è stato più azzeccato. I fulmini forgiati da Luigi “Efesto” Lovaglio sono pronti per essere scagliati, forgiati da un fuoco potente. Ora più che mai anche le parole del vicedirettore generale BMps, Maurizio Bai – “il futuro non è un posto dove stiamo andando, ma un’idea che stiamo costruendo” – sono reali e tangibili per la più antica banca del mondo.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
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