Carenza di organico e strutture fatiscenti: manifestazione di FSP Polizia di Stato. Dal Prefetto garanzie sugli interventi

Gli interventi tecnici negli edifici partiranno a breve. C’è anche l’impegno di segnalare al Ministero la necessità, per Siena, di nuovo personale di polizia. Queste sono le assicurazioni che il sindacato FSP Polizia di Stato avrebbe ottenuto dal prefetto Matilde Pirrera, durante un incontro tenutosi oggi. “Non possiamo che esprimere apprezzamento per le parole del Prefetto in attesa che seguano i fatti”, ha affermato la sigla in un comunicato.

Prima del faccia a faccia, la sigla, accompagnata da altre organizzazioni – CISL, UIL, SAPPE e il Nuovo Sindacato Carabinieri – ha manifestato davanti al Palazzo del Governo, denunciando la carenza di organico.

“A Siena, attualmente, ci sono solo tre dirigenti; i pensionamenti e i trasferimenti non sono stati compensati, e i colleghi sono costretti a fare doppi turni, con un livello di stress che, nel lungo periodo, risulta insostenibile. Per quanto riguarda i sottoufficiali, si registra una carenza di 40 unità nel ruolo dei sovrintendenti, e lo stesso vale per gli agenti: il personale non è stato reintegrato dopo i pensionamenti. Tutto ciò è anche conseguenza del fatto che il turnover non è stato garantito”, ha affermato il segretario di FSP Siena Fabio Vaccaro. Tre sono i dirigenti in tutta la Questura, “con serie ripercussioni per l’ordine e sicurezza pubblica”, aveva spiegato il sindacato.

Più agenti significa più sicurezza, soprattutto alla luce dei gravi eventi accaduti recentemente nel centro cittadino. “Una presenza massiccia sul territorio funge da deterrente nei confronti di chi intende commettere reati, non rispettare le forze dell’ordine e mettere a rischio l’ordine pubblico e la sicurezza, prendendo persino in giro chi lavora per garantirla”, ha detto il vicesegretario nazionale FSP Mauro Marruganti.

Oltre a questo, FSP chiede interventi strutturali nella questura e nella caserma Piave, considerate addirittura “pericolose” per “l’incolumità” degli agenti.” Ad esempio, nella caserma Piave si registrano infiltrazioni d’acqua; un muro che si affaccia su via delle Sperandie presenta un fenomeno di ribaltamento verso la strada – dice ancora Vaccaro – , e necessiterebbe di interventi straordinari. Tuttavia, la società proprietaria dell’immobile si limita a effettuare continui sopralluoghi, senza mai dare seguito ai lavori necessari”. Su nove docce presenti nella struttura ne funzionerebbero due. E poi sarebbero stati scoperti pavimenti con presenza di amianto.

“Le condizioni in cui il personale è costretto a operare sono a dir poco vergognose. È stato detto provocatoriamente che si sta meglio nei cas che nella caserma Piave, perché almeno lì non piove. In alcune aree di servizio della caserma, invece, piove davvero all’interno”, puntualizza Marruganti.

MC